La letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che, settimanalmente, proporrà frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano.
Il motivo conduttore del recente Salone del Libro di Torino è stato il “bene comune” declinato nei diversi contesti della vita privata e pubblica. A questo proposito si è pure detto come produca bene il fare bene le cose che siamo chiamati a svolgere. Merita allora richiamare il romanzo La chiave a stella di Primo Levi, dove il protagonista è un uomo che fa, che agisce e che, così, realizza se stesso. Un romanzo ottimista.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono.
[da Primo Levi, La chiave a stella]