La letteratura è conoscenza, viaggio, emozioni, scoperta di se stessi, degli altri e del mondo. Ne troveremo conferme anche in questa rubrica che propone frammenti d’autore. Un piccolo “manuale d’uso” per i nostri giorni comuni e, soprattutto, per i sentimenti che dentro quei giorni abitano. Questa settimana il nostro omaggio al premio Nobel “Gabo” dopo la triste notizia della sua scomparsa. Queste poche righe per comprendere l’immenso tesoro letterario e il profondo sentimento poetico che ci ha regalato Gabriel Garcia Marquez … lasciandoci oggi sgomenti in Cent’anni di solitudine.
Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato. Ma era lì. Voleva trovare la verità, e la cercava con un’ansia appena paragonabile al terribile timore di trovarla, sospinta da un vento incontrollabile più imperioso della sua alterigia congenita, più imperioso persino della sua dignità: un supplizio affascinante.
[G. Garcia Marquez, da L’amore al tempo del colera]