Il grande giorno è finalmente arrivato. La luce incertache entrava dalle finestre della Sala del Mappamondo e la Maestà di Simone Martini hanno idealmente benedetto la firma dell’accordo internazionale tra l’Università degli Studi di Siena e il Parlamento Latinoamericano. Sotto la Maestà la firma del Rettore, Francesco Frati, con il Sindaco De Mossi come Testimone d’onore: dall’altro lato dell’oceano, a Panama, in collegamento video, Alfredo Jimenez Barros – Coordinatore Tecnico del Parlamento Latinoamericano – e l’avvocato Alberto Botarelli.
Le copie originali saranno inviate a Santiago del Cile alla firma del Senatore Jorge Pizarro, Presidente del Parlamento Latinoamericano, per poi essere consegnate definitivamente a Panama, dove il Segretario Generale del Parlamento ne farà la consegna ufficiale alla presenza del nostro Ambasciatore S.E. Massimo Ambrosetti.
I protagonisti
Raccontiamo questo evento condividendo l’emozione e la soddisfazione che si percepiva chiaramente fra tutti i protagonisti: ci sono voluti degli uomini che hanno saputo guardare molto lontano, con uno sguardo che si è incrociato da una parte all’altra dell’oceano.
La direzione l’ha indicata per primo il senese Alberto Botarelli, che ha il merito di aver portato avanti l’idea con amorevole pazienza; un impegno che si è sposatocon la volontà di internazionalizzazione che il rettore Francesco Frati porta avanti da tempo. Così Frati si è recato a Panama, intrecciando relazioni e gettando solide basi per accordi fruttuosi con istituzioni prestigiose.
Dal viaggio del Rettore Frati scaturisce questo importante accordo, che vede l’Università di Siena come la prima e l’unica in Europa ad avere una cooperazione di questo tipo con il Parlamento Latinoamericano e che ha in sé delle grandissime potenzialità: non si tratterà soltanto di arrivare a scambi di studenti o accademici con una università, ma di instaurare relazioni e scambi che sviluppino rapporti stabili con Organizzazioni Universitarie, come l’Unione delle Università dell’America Latina e dei Caraibi (UDUAL) o l’Organizzazione degli Stati Ibero Americani per l’Educazione (OEI). Sono collaborazioni e contatti internazionali che potrebbero portare – anche a breve termine – i nostri professori, ricercatori e studenti a condividere progetti di studio e ricerca con molte di quelle realtà. Inoltre, attraverso l’impulso e gli auspici di questo accordo, potrebbero essere utilmente incrementati i contatti già in essere con le università latinoamericane.
“In questo accordo è coinvolta Siena e un intero, grande Continente, con il quale condividiamo radici storiche profonde e un comune desiderio di relazioni e internazionalizzazione fra culture. Il punto fondamentale è il riconoscimento di Siena e della sua Università come un unicum culturale inscindibile” – ha messo in rilievo il Rettore Francesco Frati.
Il Sindaco di Siena, Luigi De Mossi, ha colto perfettamente la portata di questa firma, che può far sviluppare Siena a tutti i livelli, riportandola nel posto che le compete di capitale culturale e crocevia di scambi.“Un accordo unico, un documento strategico per l’importanza della nostra controparte, il Parlamento Latinoamericano: l’istituzione che rappresenta ventitré Paesi.
Sarà oggetto di ricerca per gli studiosi di relazioni internazionali e diritto comparato, è il fatto di essere sottoscritto non solo da un’Università, ma da una intera Città e da un Parlamento”.
L’evento dioggi, punto di arrivo e di partenza al quale faranno seguito protocolli operativi culturali ed economici, rende possibili gli scambi accademici e culturali con tutte le istituzioni con le quali il Parlamento ha in corso accordi di alleanza strategica: tra questi ci sono le Nazioni Unite (UNESCO), l’Organizzazione degli Stati Americani (OEA), l’Unione delle Università dell’America Latina e dei Caraibi (UDUAL), l’Organizzazione degli Stati Ibero Americani per l’Educazione (OEI).
Su questo punto in particolare si trova, nell’accordo, un preciso riferimento: “Facilitare, da parte del Parlatino(il Parlamento Latinoamericano, n.d.r), la comunicazione tra l’Università di Siena e le istituzioni culturali ed educative con le quali il Parlamento ha alleanze strategiche, con il fine di realizzare interscambi di informazioni, accademici, studenteschi e culturali e di sviluppare attività congiunte in tali campi”.
In una lettera, ripresa dal Coordinatore Tecnico del Parlamento Latinoamericano, Alfredo Jimenez Barros, il Presidente del Parlamento Latinoamericano Jorge Pizarro ha affermato: “La crisi occasionata dalla pandemia del COVID-19 in tutto il mondo accentua la importanza di questo accordo di cooperazione. Tale collaborazione si impone oggi con più forza che mai non solo per affrontare la crisi e superarla, ma anche per il grande sforzo che implicherà la lenta ricostruzione che ne seguirà e il nuovo indirizzo del pianeta verso un vero sviluppo sostenibile basato sulla pace, il rispetto dei diritti umani e della natura, dell’equità e della giustizia sociale per il bene comune e una piena democrazia”.
A gennaio scorso l’Ambasciatore italiano a Panama Massimo Ambrosetti è stato in visita a Siena, dove ha incontrato i massimi rappresentanti delle istituzioni, mentre si stavano definendo le clausole dell’accordo con il Parlamento Latinoamericano: una visita importante, che oltre a permettere una serie di incontri con le autorità cittadine, incluso quella con il presidente della Fondazione MPS, ha portato a condividere i futuri passi per arrivare alla stipula dell’accordo, mettendovi il sigillo dello Stato italiano.
Nella lettera inviata in occasione della firma dell’accordo, Massimo Ambrosetti scrive: “Il Parlamento Latinoamericano e l’Università di Siena sono istituzioni, ciascuna nel proprio ambito, che rappresentano un singolare livello di eccellenza e rappresentatività. Questa eccellenza e rappresentatività sono alimentate dalle radici profonde che entrambe queste istituzioni hanno nel loro retroterra storico, culturale, umano, strettamente legato alle comunità di cui sono espressione. Per questa ragione sono fiducioso che questa nuova forma di collaborazione possa portare frutti fecondi, in una prospettiva volta ad allargare, anche tramite strumenti innovativi, gli ambiti di interazione, di comprensione reciproca, di proposta che sono in grado di approfondire i molti legami che esistono fra l’Italia, l’Europa e l’America Latina”.
Siena, la “cultura diffusa” e le Contrade Il messaggio fondamentale, di enorme portata, espresso nero su bianco nell’accordo, è che Siena e la sua Università sono un “unicum culturale”; si riconosce chiaramente che la ricchezza della nostra città è l’aver sviluppato, in quasi ottocento anni, un vero campus di vita “naturale” dove gli studenti sono parte della realtàcittadina e dove la città e la Università sono complementari e offrono non solo “istruzione” ma una vita culturale completa e molto più ricca rispetto alle realtà che normalmente si offrono agli studenti universitari.
Questo concetto di cultura “diffusa” è stato portato avanti con forza e incisività dal Rettore Frati nel suo viaggio latinoamericano del mese di agosto 2019, ed è stato pienamente recepito all’interno dell’accordo.
Ma c’è di più: c’è il riconoscimento del fatto che Siena èformata dalle Contrade che sono istituzioni considerate un modello unico di vita a livello internazionale. Riteniamo un fatto assolutamente inedito e di portata storica il riconoscimento che un intero continente, attraverso i suoi rappresentanti, ratifichi in un accordo internazionale l’esistenza e l’importanza delle Contrade di Siena come una realtà culturale unica al mondo. Ecco il passo fondamentale dell’accordo dove risaltano questi punti specifici: “L’Università di Siena e la millenaria Città di Siena conformano un “unicum culturale” che comprende accademie, teatri, biblioteche storiche, musei ed altre istituzioni culturali di grande rilevanza e di ampio riconoscimento internazionale. È importante rilevare che la Città di Siena è formata da quartieri, il cui nome originale è “Contrade” e la cui funzione sociale pluricentenaria è riconosciuta e studiata dalle maggiori istituzioni culturali a livello mondiale. Il signor Sindaco della Città di Siena interviene quale “testimone d’onore” del presente Accordo”.
Gli effetti dell’accordo Uno degli effetti immediati di questo accordo di cooperazione è la facilità di accesso – tramite la commissione cultura del Parlamento – a tutti i canali culturali del continente latinoamericano. Siena ha un posto proprio là dove si elaborano le decisioni strategiche generali che poi si diramano verso i singoli Stati e verso le istituzioni culturali dei vari Paesi.
Tra i vari rappresentanti troviamo la UDUAL (Unione delle università dell’America Latina e dei Caraibi), che rappresenta 230 istituzioni universitarie pubbliche e private tra le quali le migliori dell’intero continente.Grazie ai termini di questo accordo l’Università di Siena potrà essere l’unico Ateneo europeo ad avere un accesso diretto e preferenziale per poter sviluppare relazioni accademiche e scambi culturali di ogni tipo con tutte queste entità.
È ragionevole pensare che la Città di Siena – rappresentata dal suo Primo Cittadino, chiamato a intervenire in qualità di “Testimone d’Onore” dell’accordo – possa essere invitata a partecipare ed essere rappresentata in futuro in tali Commissioni e nella Istituzione in generale.
“Per Siena si sono aperte le porte di un Continente, con un accordo che – senza togliere nessun merito – addirittura travalica chi ne è stato protagonista” – ha detto Alberto Botarelli nel suo saluto.
Nella Sala del Mappamondo, che suggerisce un’apertura di Siena verso orizzonti internazionali, il Guidoriccio da Fogliano guarda lontano. Se le virtù dipinte da Ambrogio Lorenzetti nella vicina Sala della Pace verranno praticate da tutte le istituzioni chiamate ad operare e fare sinergia, da questo solenne momento di oggi, che è un importante punto di partenza, si può a buon diritto sorridere e prevedere, per Siena, un prospero e radioso futuro.