«Sinistra Ecologia Libertà con Vendola alla luce delle notizie apparse su importanti quotidiani nazionali intende sottolineare, con forza, la necessità di un'azione che faccia chiarezza sull’operato passato della Banca Monte dei Paschi: è necessario che si vada fino in fondo, si ricerchi sempre la verità e vengano individuate le responsabilità di chi ha messo a rischio un'intera comunità». Così interviene Orlando Paris, coordinatore comunale Sel di Siena, sul caso Mps.
«La nostra non è una richiesta dell’ultima ora. A più riprese Pasquale D’Onofrio, nostro capogruppo in consiglio comunale nel nostro unico anno di governo, ha chiesto, come risulta dagli atti del consiglio e dagli emendamenti da lui proposti alla mozione su banca MPS, che venisse intrapresa un’azione di responsabilità nei confronti dei vertici di banca e Fondazione per non aver saputo tutelare gli interessi della città. Così come aveva chiesto di interrompere il mandato del precedente management di MPS prima della naturale scadenza allo scopo di dare un segnale alla città, oltre che per impedire a chi aveva male amministrato la banca di essere rinominato ai vertici dell’ABI».
C'è bisogno di tutela per la città «Abbiamo fatto della questione morale e della trasparenza elementi cardine della nostra campagna elettorale e del nostro agire politico – prosegue Paris – , oggi non possiamo che unirci allo sdegno che viene da tutta la città: le operazioni, descritte dalla stampa nazionale, e finalizzate a nascondere perdite sul conto economico della Banca, se vere, ci convincono che i vertici del nostro importante istituto di credito hanno agito in modo a dir poco spregiudicato. Abbiamo più volte sottolineato che i problemi della Banca sono nati con la creazione di un management bancario non all’altezza, con un asservimento alla politica e non a logiche commerciali. Problemi che hanno portato ad un impoverimento in termini di redditività della Banca ed in termini di appeal, ma soprattutto hanno portato ad operazioni pericolose che oggi stanno venendo a galla. Siena ha bisogno di essere tutelata intraprendendo qualunque azione che possa mettere a riparo la più grande azienda del territorio e tutta la comunità da ripercussioni ulteriori: i lavoratori già stanno pagando un prezzo altissimo per errori commessi da altri, e questo è inaccettabile».
Basta errori per ripartire «Per ripartire occorre non solo non commettere più errori, ma anche che il management della Banca, rispetto a queste vicende, continui ad esprimere chiaramente i fatti e ad agire nell’interesse esclusivo del nostro istituto. Tutta la comunità cittadina chiede che sia fatta luce su questa vicenda, che lascia tutti noi profondamente indignati».