C’erano tante attenuanti in caso di k.o. a Verona per l’Empoli: le assenze contemporanee del genio della lampada Saponara e di Laurini, le condizioni imperfette per la febbre di Mario Rui e Barba, ma anche le voci di mercato che riguardano da diversi giorni quest’ultimo, Zielinski e soprattutto Tonelli. Sta di fatto che invece che gli azzurri sono stati più forti di tutto questo e se prima del viaggio in terra veneta le mancavano matematicamente dieci punti per raggiungere la matematica salvezza, ovvero tre vittorie ed un pareggio, ora le mancano solo un tris di successi da trovare nelle prossime 18 giornate di campionato, ovvero basteranno un ‘hurrà’ ogni sei partite per essere certi del terzo torneo di fila in serie A.
Chievo-Empoli 1-1 Non troppo esaltante la prestazione degli uomini di Marco Giampaolo che sono andati sotto nel punteggio dopo pochi minuti di gara per mano di Paloschi e, non trascinati stavolta da Maccarone, male assistito soprattutto dal riproposto Krunic ma alla fine il ruggito è arrivato lo stesso per mano del suo ritrovato difensore centrale fiorentino, recuperato dopo due gare ai box per smaltire un infortunio. Una formazione azzurra altamente lontana da quella intravista nei successi esterni di Bologna e Torino ma anche la brutta copia che aveva impensierito e non poco l’Inter 12 giorni fa eppure determinatissima a compattarsi davanti a Skorupski ed essere consapevole che pur con i propri limiti, avrebbe potuto fare risultato. L’unica brutta notizia così alla fine non è il mancato quarto successo consecutivo lontano dal ‘Castellani’ ma quel cartellino giallo a metà del secondo tempo che impedirà al regista Paredes di essere presente sabato prossimo nell’anticipo della seconda giornata del girone di ritorno, contro il Milan, fra le mura amiche. Bene la determinazione di Croce, preferito all’ultimissimo istante a Buchel, fra alti e bassi Zambelli, tornato titolare come esterno destro difensivo. Tornando però al gol di Tonelli, quest’ultimo, anima e cuore dello spogliatoio del principale sodalizio calcistico della Valdelsa, è anche un segnale che punta a zittire le voci di mercato intorno al vice capitano dell’Empoli che è si ambito, ma che almeno fino alla prossima estate non vuole muoversi dal gruppo allenato da Marco Giampaolo.
Tonelli segna e resta «Mi sono fatto un bellissimo regalo, ma dico la verità me lo sentivo.-ha raccontato nel post gara il neo 26enne difensore- Rispetto all’andata per adesso siamo a più come bilancia e dire che siamo partiti meglio. Abbiamo giocato un primo tempo non al top, e’ stato un fattore mentale, siamo partiti un po’ molli e titubanti. Noi non abbiamo le caratteristiche per giocare al di sotto del 100%. Abbiamo regalato buona parte del primo tempo e nella ripresa, grazie anche alle parole del mister nell’intervallo, siamo riusciti a pareggiare». Lorenzo Tonelli però inevitabilmente ha anche commentato le tante voci di mercato che lo riguardano in questo periodo. «Io so solo che se comincio a dar credito alle voci in giro rischierei solo di perdere il mio obiettivo di far bene e salvarmi con l’Empoli. -ha concluso Tonelli– Voglio solo migliorarmi giorno per giorno. A giugno, nel caso arrivasse un’offerta importante, ho l’assicurazione dalla società che potrà lasciare la squadra».
Il pareggio del Bentegodi L’analisi piu’ approfondita del punto preso contro il Chievo Verona è arrivato dalle parole di Marco Giampaolo. «La squadra ha fatto il massimo di quello che poteva fare oggi, avevamo diversi problemi e defezioni soprattutto in difesa. –ha spiegato il mister azzurro -. Può capitare di giocare una partita al di sotto, capita a tutte le squadre non vedo perché non all’Empoli Nella ripresa però la squadra ha ritrovato velocità e condizione e, ha fatto meglio. Giocare col Chievo non è facile e questo è un punto pesante». Ma cosa ha detto ai giocatori all’intervallo? «Che eravamo sotto ritmo e fuori partita.-ha concluso Giampaolo– Ho detto ai giocatori che avevano le qualità per cambiare le cose in qualsiasi momento. Barba e Tonelli? Sono due giocatori di assoluta garanzia. Sono ragazzi positivi e titolari. Se club di primissima fascia gli dedicano attenzione è normale. Noi abbiamo la fortuna di averceli e ci dispiacerebbe se dovessero andar via, ma credo che rimangano qui».