ROMA – La svolta potrebbe essere in un Dpcm, mirato a normare la sicurezza all’interno delle manifestazioni popolari con impiego di cavalli: finora regolata dall’ordinanza Martini del 2011. Questo provvedimento avrebbe salvaguardato il Palio di Siena.

“Quello che ci è stato chiesto è un contributo propedeutico alla definizione del Dpcm, una serie di osservazioni e considerazioni – ha sottolineato Nicoletta Fabio, che ha partecipato all’incontro a Roma – che possano permettere a chi dovrà redigere la norma di avere un quadro il più completo possibile. In questo primo incontro abbiamo cercato di sottolineare non tanto gli aspetti tecnici, quanto i valori identitari che ci contraddistinguono, al fine di far comprendere al meglio come questo dpcm debba saper tutelare ogni singola realtà. Credo che sia stato recepito non solo il valore culturale del Palio, ma anche quanto a Siena è stato fatto negli anni in termini di tutela e sicurezza”.

Al tavolo ministeriale erano presenti Arnaldo Morace Pinelli, capo di gabinetto del dicastero della Salute, Ettore Ruggi d’Aragona, capo segreteria del sottosegretario di Stato, rappresentanti del Ministero dello sport e delle politiche giovanili, rappresentanti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, veterinari e sindaci di altri Comuni, oltre a Siena, come Fucecchio, Ferrara, Legnano e Asti, collegati a manifestazioni storiche nazionali.

A sostegno della posizione espressa dal sindaco Fabio, l’onorevole Francesco Michelotti, presente al Ministero della Salute: “Il Palio di Siena è unico e non assimilabile ad altri eventi, una normativa uguale per tutte le città sarebbe sostanzialmente inapplicabile, serve attenzione e rispetto all’unicità di Siena; contribuiremo e monitoreremo i lavori del tavolo tecnico per salvaguardare la tradizione e l’identità, cui non intendiamo rinunciare”.