La regina del 2016 a riposo nel 2017. Questo è il primo verdetto che emerge dalla giornata odierna, ovvero la doppia esclusione decisa per Preziosa Penelope, cavalla protagonista assoluta del cappotto della Lupa insieme a Jonatan Bartoletti. La sua esclusione però fa meno rumore in questa carriera, considerata la presenza tra i dieci di Sarbana, Morosita Prima e Polonski, toccati in sorte rispettivamente a Valdimontone, Istrice e Torre. La sorte dunque ha fatto “saltare” questi tre popoli, creando invece speranze, ansie e preoccupazioni agli altri. Da questo punto di vista si va verso un Palio all’antica con tre favorite, alcune possibili sorprese e contrade che devono per forza guardare all’avversaria, scegliendo di conseguenza delle monte in “difesa”. Il Valdimontone ha nella stalla l’ultimo cavallo vincente, ovvero Sarbana, montata nuovamente dal famelico Scompiglio, alla ricerca del record di quattro Palii vinti consecutivamente: la contrada di Via dei Servi torna da una pesante squalifica e non ha l’avversaria in piazza. L’Istrice ha avuto in sorte Morosita Prima, unico cavallo dei 10 ad aver vinto due carriere, e viene dal cappotto della rivale nel 2016: la monta di Tittia è garanzia per la contrada di Camollia della ricerca della vittoria. La Torre invece “salta” per l’arrivo di Polonski, diretta causa del ritorno di Andrea Mari detto Brio con il giubbetto di Salicotto: conferma di un legame importante e volontà di bissare il successo del 2015. Passando alle possibili sorprese l’Aquila ha avuto in sorte l’esordiente Rocco Ro, che ha ben impressionato nella batteria di questa mattina: la monta di Giuseppe Zedde detto Gingillo significa consolidamento di un rapporto e voglia di riscatto per contrada e fantino. La Chiocciola ha nella stalla Solu Tue Due, certamente non il primo cavallo dei 10, ma un esemplare che ha dimostrato a luglio di avere delle ottime doti di partente che notoriamente possono fare la differenza: il compito di interpretarlo spetterà ad Elias Mannucci detto Turbine. L’Oca, contrada tra le più imprevedibili dal punto di vista delle strategie, con un occhio punta al bandierino, con l’arrivo di Renalzos che ha ben impressionato a luglio, con l’altro non può essere indifferente all’accoppiata di rango presente nella Torre, e la monta di Valter Pusceddu detto Bighino ne è conferma. La Selva inoltre, con Quasimodo di Gallura, può contare su un cavallo affidabile e sulle ambizioni del fantino Andrea Coghe detto Tempesta. Chiara invece la scelta della Lupa, che guarda all’avversaria e sceglie Giosuè Carboni detto Carburo sull’esordiente Quore de Sedini. Il Bruco registra l’arrivo del secondo cavallo esordiente in un anno, dopo Su Re tocca a S’Othieresu, e torna ad indossare il giubbetto di Via del Comune Luigi Bruschelli detto Trecciolino, che monterà un cavallo della sua scuderia. Infine il veterano dei cavalli Porto Alabe torna nell’Onda, con la monta di Carlo Sanna detto Brigante: sicuramente non sarà l’accoppiata favorita, sicuramente darà un occhio anche alla Torre. Un Palio ricco di ansie ed emozioni, un Palio da correre e da costruire con le strategie delle contrade al canape e non solo…