Prima gli applausi, subito dopo le polemiche. A far discutere in queste ore a Siena è il drappellone dipinto dall’artista Gian Marco Montesano per il Palio straordinario che si correrà il 20 ottobre in piazza del Campo per ricordare i soldati caduti nella Prima Guerra Mondiale. Poco dopo la presentazione del ‘cencio’ che ha fatto il pieno di apprezzamenti dei senesi, sui social è rimbalzata una foto stock, presente in diversi siti di immagini, che ritrae proprio la stessa raffigurazione utilizzata dall’artista torinese: un soldato, tedesco in quel caso, con in mano un mazzo di fiori nell’atto di baciare la mano di una donna; titolo dell’immagine ‘Soldato tedesco che bacia la mano di una signora’. Una situazione che gia’ molti contradaioli stanno definendo ‘imbarazzante’ se è vero che l’artista – come lui stesso ha affermato a fine settembre – avrebbe presentato, da regolamento, i bozzetti del disegno scelto all’amministrazione comunale che gli ha poi affidato l’incarico. E le reazioni sui social non si sono fatte attendere: ‘Povero Palio’, ‘trova le differenze’, ‘sembra che il pittore di questo Palio sia stato molto originale’ sono alcuni dei commenti postati sui social in questi minuti. ‘I Palii straordinari – recita l’articolo 93 del regolamento del Palio sui premi – oltre la data e le figurazioni araldiche deve farsi in modo preminente riferimento alla circostanza, od all’avvenimento per cui la corsa è stata effettuata, affinché possa costituire un autorevole documento storico’.
Un lungo applauso intanto nel pomeriggio aveva salutato il drappellone. Sul drappo di seta solo due soggetti dominano lo spazio, un soldato e una giovane donna, per la presa e la trasmissione di una realtà così tragica come quella rappresentata da un conflitto che macchiò di sangue l’Italia come le altre nazioni che vi furono coinvolte. ‘Ho cercato – ha spiegato Montesano – un drappellone allusivo e laicamente religioso. La presenza femminile, sia pure con valenza assolutamente diversa, allude alla figura sacra che domina la storia iconografica dei dipinti per il Palio’. Ai senesi, infatti, non sfuggirà, certo, l’indice della mano sinistra della figura femminile che indica l’emblema dell’antica Repubblica di Siena: uno scudo blu con la parola Libertas scritta in oro. ‘C’è chi ha voluto caricare di valori politici questo Palio sbagliando perché il Palio non è una festa politica – ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi – Da un punto di vista sociale, per me, questo Palio straordinario è una chiara richiesta da parte dei giovani e di una città di mettersi alle spalle – senza dimenticarlo – un periodo nero per andare verso un futuro migliore’.