A Siena il Palio entra nel vivo con la presentazione, ieri sera nell’entrone di Palazzo Pubblico, del drappellone dedicato alla Madonna di Provenzano, realizzato dal noto vignettista Emilio Giannelli.
Tantissimi applausi e anche uno spettatore d’eccezione, il capo della polizia Franco Gabrielli, hanno salutato la presentazione del “Cencio” che sarà assegnato alla Contrada vincitrice del Palio del prossimo 2 luglio. Era la prima volta anche per il neo sindaco Luigi De Mossi che ha commentato: «Questa sera sono qui in veste di sindaco ma vi assicuro che l’emozione che ho provato sentendo il suono delle chiarine è la stessa di sempre. Uno squillo che ci ricorda che adesso è arrivato il tempo di vivere la nostra Festa». Dopo la presentazione del drappellone, De Mossi ha avuto un incontro con Gabrielli, alla presenza anche del prefetto di Siena Armando Gradone e del questore Maurizio Piccolotti, che si è protratto per una decina di minuti.
Nel drappellone Giannelli ha riempito il cencio di seta, trattato con un fondo che lo fa sembrare un foglio di carta, di centinaia di persone, tra le quali ha ritratto anche se stesso e la nipote, ognuna con una propria mimica. In evidenza poi, grazie anche al colore, i dieci fantini a cavallo che danno vita alla carriera, ritratti di spalle, nella loro corsa sfrenata in una piazza del Campo dove primeggia il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia. La tradizione ritorna sulla parte alta del drappo con l’effige della Madonna di Provenzano, ma anche in questo caso Emilio Giannelli affonda la mano nella sua senesità, per arricchire l’immagine sacra con un volo di rondini.
Conosciuto e apprezzato a livello nazionale per quella sua vena satirica e profondamente toscana, capace di far sorridere e, soprattutto pensare, grazie a pochi, ma sapienti, tratti di china in grado di fare una sintesi dei fatti politici all’attenzione della stampa, è riuscito a regalare a Siena un drappellone che esce dagli schemi dell’arte pittorica più tradizionale. Riconoscibilissimo. Nessuna mediazione. Giannelli è, giustamente, rimasto l’artista che l’Italia conosce. Con il suo disegno caricaturale ha creato un vero e proprio omaggio ai suoi concittadini.