Il Palio del 2 luglio, dedicato alla visita di San Francesco a Siena è stato vinto dall’Onda con Luigi Bruschelli detto Trecciolino, in sella a Ivanov, 9 anni castrone baio. La contrada di Malborghetto non vinceva da 17 anni, dal 2 luglio 1995 quando fu Salvatore Ladu detto Cianchino a portare in trionfo il bianco e celeste.

«Gigi ora fermati» Per Bruschelli è il tredicesimo Palio vinto, e si sta avvicinando al record delle 14 vittorie di Andrea De Gortes detto Aceto, che si ritirò dal tufo a 52 anni. Il senese Bruschelli ha 43 anni e ancora molti Palii da correre. «Gigi fermati! È il Re che te lo chiede, altrimenti mi doppi», così oggi Aceto dalle colonne de La Nazione rende onore all’attuale Re della piazza, padrone incontrastato delle monte. «Bruschelli è, in assoluto, il migliore; è l’unico che a terra e a cavallo riesce a gestire perfettamente tutti quanti. Dieci e lode!».

La Corsa in testa La corsa ha purtroppo visto tra i canapi solo otto delle dieci contrade ammesse alla corsa, per il ritiro precauzionale dei cavalli di Tartuca e Chiocciola, che avevano avuto piccoli infortuni. Dunque, alla mossa questa volta non c’erano contrade rivali e questo ha senz’altro facilitato la mossa “in solitaria" dell’Onda che è stata baciata dalla sorte ed era posizionata al primo posto. L'Onda è così partita in testa, dopo una mossa relativamente breve ed ha mantenuto la testa sino al termine dei tre giri di Piazza senza difficoltà, respingendo agevolmente gli attacchi di Aquila, Giraffa e Nicchio. All'ultimo San Martino il cavallo Ivanov ha avuto uno scarto che avrebbe potuto cambiare la storia ma così non è stato e il popolo dell’Onda ha potuto festeggiare nella basilica di Provenzano e intonare il Te Deum di ringraziamento.

L’ordine alla mossa Alla mossa le contrade chiamate dal mossiere Natale Chiaudani, che indossava una sgargiante giacca a strisce bianche e rosa, erano nel seguente ordine: Onda, Aquila, Giraffa, Selva, Drago, Leocorno, Nicchio e Bruco di rincorsa. È da registrare solo la caduta del fantino del Leocorno al primo passaggio del Casato.

Tre giorni da favoriti Già dal venerdì con la Tratta, l’Onda era apparsa a tutti tra i favoriti, insieme a Bruco e Drago. Tra i segni scaramantici che i contradaioli  cercano nel Palio c’era una grande vicinanza dei colori della contrada all’immagine della Madonna di Provenzano. E subito si era gridato al presagio. Poi la scelta di montare su un cavallo che non aveva mai vinto prima il Re del Palio, Gigi Buschelli, uno che quando sceglie lo fa sempre per vincere. Le prove avevano confermato l’ottima accoppiata.

Il giorno della Festa La giornata non era iniziata sotto i migliori auspici quando era giunta la conferma che il cavallo della Tartuca non avrebbe corso. La contrada, si diceva per i vicoli di Siena, era una fidata alleata dell’Onda e avrebbe senz'altro "aiutato". Ma alle 15 la tensione contradaiola si era sciolta nel momento della benedizione del cavallo. Nell’Oratorio di via Sant’Agata, davanti ai contradaioli e ai turisti ammessi all’interno («no flash, no applausi», ripeteva giustamente una voce ai presenti) il correttore don Rutilio quasi gridando aveva pronunciato l’ormai celebre «va’ e torna vincitore». Fuori gli alfieri erano stati salutati calorosamente all’alzata delle bandiere. Presagio di buona sorte. Che puntualmente si è avverata.

La notte di Giubilo Festa grande in Malborghetto dove per tutta la notte è iniziato il grande giubilo del popolo dell’Onda che proseguirà fino alla cena della vittoria di settembre. Abbracci fra ondaioli di tutte le età, lacrime, emozione, tamburi e bandiere, canti e brindisi per celebrare una vittoria attesa da 17 anni (vedi). Un corteo continua da via Duprè a Piazza del Campo, con il Palio francescano da mostrare alla città. E poi il consueto via vai delle dirigenze delle consorelle per rendere omaggio alla vittoria nell’Onda.

Il Grazie alle Contrade del Commissario «Il Comune di Siena formula gli auguri più affettuosi ai vincitori e, nel contempo, esprime il più vivo e sentito ringraziamento, anche, alle altre Contrade che hanno concorso alla piena riuscita dell’evento. È stata la grande Festa di sempre, nella quale sono confluiti il cuore, la passione e l’anima della città, in un contesto reso attuale da quanti hanno collaborato nelle rispettive responsabilità al successo», così il comunicato stampa del Comune con le parole del Commissario prefettizio Enrico Laudanna, alla sua prima volta. Una risposta indiretta a quanti nelle settimane scorse disegnavano scenari negativi in caso di commissariamento del Comune.