lupaLa ritualità ed il passare ritmato dei giorni sono una componente vitale del Palio. Non è bastato dunque neppure il solenne acquazzone notturno a interrompere l’avvicinamento al Palio di dopodomani. La seconda prova si è svolta regolarmente, anche se posticipata di un’ora per consentire al tufo di asciugarsi meglio. Ha vinto la Pantera, anche se francamente nessuno ha provato il cavallo in modo sostenuto e concreto. Il tutto si è svolto nella massima sicurezza, ovviamente, anche se il tufo non dava totale affidabilità, almeno in alcuni punti delle curve dove ancora doveva asciugarsi completamente.

Le accoppiate Nel frattempo lentamente si stanno creando gli equilibri del Palio, con i favoriti che emergono in modo netto e progressivo come fossero macchie d’olio in un bicchiere d’acqua che vengono a galla. La Chiocciola con Porto Alabe e Jonatan Bartoletti sembra essere molto affidabile come accoppiata. Tutto questo unito alla grande voglia di vittoria della contrada e, si dice, alle grandi disponibilità economiche, fanno del rione di San Marco il favorito del Palio, almeno per adesso. Vicino a loro la Pantera, con Andrea Mari detto Brio e l’affidabile Indianos, cavallo sempre vicino al successo in tanti Palii corsi. Sono queste le accoppiate più gettonate della vigilia, pur non essendo ampia la differenza di valori con altri, ad iniziare dalla Selva, che può contare su Giovanni Atzeni detto Tittia ed il debuttante Quit Gold. Il forte baio di Duccio Fatucchi ha vinto cinque corse in questa stagione, uscendo imbattuto dal percorso di addestramento. Su Tittia poco da dire, essendo il vincitore degli ultimi due Palii. L’incognita è la tenuta del cavallo in quattro giorni, essendo alla sua prima esperienza. Ieri sera arrivò all’Entrone visibilmente sudato, ma già questa mattina era tranquillo e sereno, segno evidente del buon lavoro in corso da parte della stalla di Vallepiatta. Attenzione poi all’Aquila, con Gingillo e Polonsky, cavallo già esperto di Piazza che potrebbe riservare una bella sorpresa al popolo dei Quattro Cantoni. Non parte battuto neppure il Drago, con il miglioratissimo Oppio e Alessio Migheli, giunto ad un punto di svolta della carriera. Una corsa anonima gli renderebbe complicato il futuro. Speranza anche per il Bruco con Francesco Caria e Ondina Prima, che senza alcun tipo di pressione potrà sfruttare la velocità e la precisione della debuttante cavalla grigia. Il nostro schieramento virtuale arriva poi alla Lupa con Querino e Antonio Siri che è stato chiamato a sostituire Luca Minisini.. Il Palio manca dal 1989 in Vallerozzi e la voglia di vittoria è grande. Querino è un cavallo di qualità che con un pizzico di fortuna potrà fare un grande Palio, anche nell’ultimo giro, quando potrà far valere le sue doti di galoppatore viste in ippodromo. Sulla carta sono tre le accoppiate che partono con minori possibilità di vittoria, che non vuol dire non avere chance di trionfo, ma solo che dovrà essere maggiore la fortuna. Dovrà lottare Silvano Mulas nell’Onda con Osvaldo, così come la Tartuca con Mocambo e Sebastiano Murtas. Per loro la maggior penalizzante è la presenza dell’avversaria con i favori del pronostico, dunque il doppio sguardo che dovrà avere il fantino. Il quadro dei dieci è chiuso dalla Giraffa con Naiké e Enrico Bruschelli, il debuttante figlio di Trecciolino che non correrà perché squalificato.

Strategie. Ancora i giochi del Palio potrebbero essere aperti. Si era vociferato molto nella notte di un cambio di monta nella Lupa. Stamattina Luca Minisini era stabilmente in groppa a Querino, ma la partenza poco bella nella prova certamente non lo ha agevolato. E’ arrivato dunque in Vallerozzi Antonio Siri. C’è poi il rebus Tartuca. Sicuramente correrà il Palio con Sebastiano Murtas e si riveleranno infondate le voci dell’ingaggio di Antonio Villella con il solo compito di fermare la Chiocciola, la storica avversaria. In ogni caso è evidente che la priorità della Tartuca sarà quella di far perdere il Palio alla rivale.