Il Palio è entrato nel suo vivo, le contrade hanno i cavalli nelle stalle ed i giochi palieschi sono ancora completamente aperti, molto più di quanto l’apparente calma piatta delle monte potrebbe far intendere. Per adesso Luigi Bruschelli, tredici successi sul Campo, è ancora senza contrada, ma la prossima notte sarà molto lunga e clamorose sorprese sono già annunciate. Come avevamo pronosticato fin da ieri i capitani hanno scelto tutti i migliori cavalli disponibili. Unico fra i big scartato è stato Pestifero, ma pare che questo sia dovuto ad una scelta dei veterinari che hanno messo il pallino rosso sul forte sauro per un problemetto emerso dopo le batterie di selezione.
Le accoppiate Le favorite della Carriera di sabato prossimo sono chiare, con la Selva che ha avuto in sorte Istriceddu (due vittorie per il baio di Serena Butteri) ed ha chiamato a montarlo Giovanni Atzeni detto Tittia, a segno due volte nei Palii del 2013. Non può nascondersi neppure il Leocorno, che ha chiamato Giuseppe Zedde detto Gingillo per montare Oppio, cavallo vincitore del Palio di luglio nel Drago. E’ proprio la contrada di Camporegio la terza grande favorita con Morosita Prima (vincitrice nell’Onda nell’agosto 2013) e Alberto Ricceri detto Salasso, l’eroe della corsa di luglio. Questi i punti fermi, le boe luminose su cui fare affidamento. Ancora le voci delle monte di intersecano e si intrecciano fra di loro. La Chiocciola con Polonski ha puntato su Jonatan Bartoletti detto Scompiglio, mentre l’Aquila con Lo Specialista ha scelto Francesco Caria detto Tremendo. Andrea Mari detto Brio, l’altro big della Piazza, ha invece risposto alla chiamata della Civetta a cui la sorte ha affidato il debuttante Occolé. Il Bruco sull’affidabile Porto Alabe sembra puntare su Alessio Migheli detto Girolamo, mentre la Pantera ha chiamato Sebastiano Murtas detto Grandine per montare Querino. La Giraffa continua nella tradizione di valorizzare i giovani e darà una nuova possibilità al diciottenne Enrico Bruschelli detto Bellocchio con la debuttante Quietness, sorella di Fedora Saura, la straordinaria cavalla grigia che nel 2011 vinse proprio con la spennaccheira della Giraffa. Per finire il Montone che ha avuto Osvaldo e nella prova di stasera darà fiducia al debuttante assoluto Carlo Sanna. Tutte queste sono ovviamente ipotesi, che potranno avere conferma nella prova di stasera o al più tardi in quella di domani mattina.
Le strategie Come dicevamo in apertura i giochi sono ancora aperti e nella notte non sono esclusi clamorosi cambi di monta. Chi non ha il cavallo vincente magari già sta pensando ai Palii del 2015 e dunque tutte le opzioni possono essere valutate. La notte sarà lunga ed i senesi potrebbero risvegliarsi con qualche novità importante. In ogni caso, anche una “non novità” nelle monte sarebbe comunque una notizia, visto che significherebbe nuovi equilibri fra contrade e fantini, gli stessi che sono emersi in queste ore, in parte rivoluzionari. Di fatto in questo Palio potrebbero avere una parte importante anche Nicchio e Torre, che il prossimo anno correranno due Palii, fattore da non sottovalutare nel modo più assoluto. E’ questo il bello del Palio, una catena in cui gli aneli sono legati l’uno con l’altro, da un Palio all’altro, da un anno a quello successivo.
Il Palio della Fondazione Stamani Siena si era svegliata con qualche nuvola in cielo. Il meteo di questi giorni un poco preoccupa i contradaioli, molto più del Palio già corso per la Fondazione, che ha visto il fantino Clarich alzare il nerbo, ma dopo ben più dei tre canonici giri di Piazza. Questa corsa non ha appassionato molte persone, se non gli addetti ai lavori della politica (o di un certo tipo di politica), che hanno scavato ancora più a fondo il solco che divide loro dal popolo. Ma non perché i senesi siano “gente vana”, avrebbe detto il Poeta, ma per il lungo valzer di voci e gli infiniti balletti che hanno caratterizzato questa elezione. Poi c’è la saggezza popolare, per la quale i giorni del Palio sono da sempre ideali per far digerire ai senesi qualsiasi pillola. Ricordi del passato, forse, oppure no, di certo il valzer delle monte di oggi è durato molto meno di quello della Fondazione e di certo ha appassionato molto di più i senesi. Sabato sera si saprà chi ha fatto la scelta vincente, mentre per la Fondazione i tempi saranno più lunghi, ma almeno ora è nuovamente possibile parlare di “tempo” per la vecchia istituzione senese, ferita gravemente, ma sempre viva, come la città del Palio.