Stimolare lo sviluppo del cervello e della mente dei bambini nati prematuri, diminuendo il rischio di disturbi neuropsichici, a casa loro e senza bisogno di andare in ospedale o centri specializzati: è quanto consente di fare la “palestrina intelligente”, sviluppata da varie università internazionali e industrie, coordinate dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nell’ambito del progetto CareToy, finanziato dalla Commissione europea.
In cosa consiste? Nella palestrina ci sono giochi sensorizzati, simili a quelli con cui i neonati giocano in culla o nel box, ma dotati di sensori e rilevatori che tengono sotto controllo alcuni parametri della postura e della manipolazione, fondamentali per lo sviluppo dei bambini, e che, attraverso la rete, vengono trasmessi al centro clinico dove i medici seguono il loro andamento, suggerendo le attività più adeguate al loro sviluppo. In questo modo, a casa e semplicemente giocando con i propri genitori, è possibile per questi bambini allontanare il rischio di sviluppare o almeno di ridurne la gravità. La fase pilota di sperimentazione è stata coordinata dalla Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), e ha visto la consegna della palestrina intelligente per un mese a 20 famiglie di bambini, tutti nati prematuri presso il reparto di Neonatologia dell’ospedale Santa Chiara di Pisa e un centro analogo a Copenhagen.
Un passo in avanti I primi dati hanno indicato modifiche positive nello sviluppo motorio dei bambini, oltre ad un buon gradimento da parte delle famiglie, che hanno anche suggerito ulteriori sfide tecniche per misurare i parametri. «Il progetto CareToy – spiega Paolo Dario, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna – si trova nella fase più cruciale e vede ben sei sistemi lavorare in parallelo. Abbiamo predisposto una piattaforma che consente di stimolare lo sviluppo del cervello e della mente del bambino».