PIENZA – Da Palazzo Massaini di Pienza a villa Il Comizio di Montepulciano, per poi essere accolta a Siena, nel Palazzo della Società di Esecutori di Pie Disposizioni, ed infine arrivare oggi a Palazzo Piccolomini, Pienza, scenario, fino al 29 ottobre, della mostra ‘Pittori italiani tra Ottocento e Novecento nella raccolta Bologna Buonsignori’.

Una storia tanto articolata quanto interessante questa della raccolta donata da Luigi e Leopoldo Bologna Buonsignori alla Società di Esecutori di Pie Disposizioni, ha detto all’inaugurazione il rettore Biagio Lo Monaco. «I dipinti in mostra appartengono alla più grande dotazione costituita dal padre Clemente Bologna e dallo zio Giovanni Battista, già conservata a Palazzo Massaini e dopo nella villa Il Comizio. La raccolta Bologna Buonsignori, permanentemente accolta a Siena nel museo intitolato ai donatori, inaugurato nel 1983 nel palazzo delle Pie Disposizioni, in via Roma 30, con i dipinti otto e novecenteschi, è formata da altri nuclei collezionistici: reperti archeologici e paleontologici, armi antiche, ceramiche di manifatture italiane, porcellane orientali, gioielli di tradizione contadina e di gusto borghese, medaglie e monete dall’antichità ai nostri periodi».

Questa vicenda riserverà altre sorprese. «Il Comune di Montepulciano – ha anticipato l’assessore alla cultura Lucia Rosa Musso – ha accolto la richiesta di collaborazione della Società di Esecutori di Pie Disposizioni e, così, la mostra nel 2024 si trasferirà, nel Museo Civico Pinacoteca Crociani della città poliziana».

«La mostra, oltre settanta opere, fra pitture a olio, disegni e stampe, ripercorre uno spaccato della cultura figurativa italiana dall’Unità al secondo dopoguerra – ha spiegato la storia dell’arte Laura Martini -. Dimostra le scelte collezionistiche dell’avvocato Bologna, motivato soprattutto dalla volontà di testimoniare l’attività di pittori delle terre a lui familiari, Val d’Orcia e bassa Maremma, senza tuttavia trascurare l’arte nazionale».

Il percorso si articola in tre sezioni: la prima è dedicata agli artisti di fama, legami a Clemente Bologna: Gino Severini che, da Parigi, dove viveva dal 1906, fra il 1911 e il 1914 soggiornò a Pienza e più tardi, in visita ai genitori, a Montepulciano; Giuseppe Viner, ospite del Bologna a Palazzo Massaini nei primi anni del ‘900- Poi, Paride Pascucci, il grande pittore maremmano delle cui opere Bologna divenne appassionato collezionista dal 1929.

La seconda sezione inizia con le opere di Lionello Balestrieri, artista la cui notorietà internazionale è legata al dipinto Beethoven presentato all’Esposizione Universale di Parigi nel 1900. L’itinerario a Palazzo Piccolomini prosegue illustrando le molteplici espressioni della cultura figurativa italiana dalla metà dell’Ottocento al Novecento inoltrato, da Filippo Palizzi a Ettore Tito a Angiolino Tommasi. Bologna si orienta su opere di piccole dimensioni, scegliendo dipinti veneti, toscani, romani, e d’area napoletana, secondo la suddivisione geografica per scuole regionali comune alle collezioni d’arte italiana della prima metà del XX secolo.

Nella terza sezione, con le opere di Pascucci, di Arturo Viligiardi e del poliziano Giuseppe

Stuart, sono esposti, altre conferme dell’interesse di Clemente Bologna per gli autori dei suoi territori, i falsi in ‘stile’. Di questa produzione, nata alla fine dell’Ottocento, di dipinti con attribuzioni ‘contraffatte’ di autori ottocenteschi e del Rinascimento, la mostra presenta tre importanti esemplari, Sono ispirati da Sano di Pietro e da pittori rinascimentali, eseguiti con abile perizia da due noti ‘falsari’ senesi: Federico Joni e Umberto Giunti. I dipinti furono acquistati come oggetti d’arredo tipici delle dimore nobili e signorili dell’epoca. In mostra, anche i quadri riferiti a importanti pittori dell’Ottocento, ma palesemente non originali e con firme apocrife, acquisiti con ingenuità dai Bologna nell’intento di arricchire la raccolta di opere moderne italiane.

La mostra è a cura di Silvestra Bietoletti, Roberto Longi, Laura Martini. Testi di Ilaria Bichi Ruspoli, Silvestra Bietoletti, Daniela Fonti, Roberti Longi, Laura Martini, Gianni Mazzoni, Barbara Nomellini, Mario Papa. Promossa e realizzata dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni, con la collaborazione del Comune di Montepulciano, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo, è organizzata da Opera Laboratori. È arricchita dal Catalogo edito da Sillabe, Livorno.

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