empolifestaÈ stato un venerdì nero o una grande serata? Dipende… Dipende se il 30 maggio lo si guarda dal punto di vista del Siena o dell’Empoli. Se in casa azzurra tutto è andato secondo pronostici, con la promozione in A e la grande festa, in casa bianconera l’ultimo turno è coinciso con la beffa dell’eliminazione dai playoff causa la sconfitta di Varese. E allora la B 2013-14 se ne va agli archivi, tra chi esulta e si compiace e chi invece resta con l’amaro in bocca per un epilogo che sperava diverso. Fine stagione equivale al tempo dei bilanci e delle pagelle, sebbene dare giudizi non sia mai facile…

empoli-tavanoTutti promossi in casa empolese Senza dubbio 10 con lode all’Empoli: l’obiettivo era la promozione e questa è stata raggiunta, per di più con relativa tranquillità. Voto massimo (10) quindi anche per Sarri, condottiero della truppa azzurra che ha trascinato i suoi partendo con l’umiltà di puntare alla salvezza ma allo stesso tempo anche la consapevolezza di avere tutto per fare l’impresa. E 10 in pagella anche per i due vecchietti terribili: Tavano, 22 gol stagionali, e Maccarone, 15, hanno trascinato la squadra azzurra a suon di reti e adesso, alla veneranda età di 35 anni si apprestano a tornare nella massima serie. Nove in pagella per il reparto arretrato, dove su tutti spicca Bassi, 42 partite senza saltarne neppure una e Rugani, difensore classe ’94 che in futuro ha tutte le carte in regola per affermarsi come uno dei difensori migliori dell’intero panorama nazionale. Voto 8 al centrocampo, con giocatori come Croce e Valdifiori che hanno dato il loro contributo fatto di sostanza e fatica. E ancora voto 8 a Verdi e Pucciarelli, elementi importanti per il gioco empolese, sebbene a tratti un po’ discontinui. Ma guardando la carta d’identità, soprattutto del primo, il futuro è dalla loro. sarriInsufficienze? Obiettivamente nessuna, sarebbe impossibile. Forse, l’unica, a coloro che non ci hanno creduto fin da subito e che si sono riversati al Castellani solo nell’ultima serata. Ma va bene così, è festa per tutti. E adesso si comincia a guadare alla serie A, a respirare aria di gran calcio. Di nuovo, dopo che solo due stagioni fa l’incubo della Lega Pro sembrava davvero essere ad un passo con quel playout  da batticuore col Vicenza che fu forse il primo mattoncino dalla scalata alla promozione di quest’anno.

beretta rosinaSiena, un’annata in chiaroscuro Pagelle di fine anno anche a tinte bianconere dove, purtroppo, i 69 punti fatti sul campo devono essere scontati della penalizzazione e condannano il Siena a rimanere fuori dai playoff e dalla possibilità di giocarsi la promozione in Serie A. E partiamo proprio dalle insufficienze, dalla proprietà, che con i ritardi nei pagamenti e tutte le mancanze che si sono ripetute durante l’anno hanno impedito alla truppa di Beretta di centrare l’obiettivo massimo (se la sarebbe giocata probabilmente addirittura con l’Empoli…). Voto 0 al presidente, che come impone il suo ruolo deve provvedere ad adempiere i propri obblighi economici e che è quindi venuto meno al suo compito. Adesso starà a lui capire se avrà le risorse per iscrivere la Robur o, al contrario, sia arrivato il momento di passare la mano, con la speranza che un cambiamento ai vertici possa garantire l’iscrizione alla prossima Serie B. Giudizi altissimi per la squadra e lo staff: avremo dato 10 in caso di playoff, obiettivo purtroppo sfumato solo all’ultima curva. rosinavareseE allora voto 9 a Rosina, che con le sue giocate ha trascinato il Siena. Peccato per quel rigore al Varese, ma forse senza tutto quello che aveva fatto prima, il penalty non sarebbe stato così decisivo. Voto 9 a Beretta, che ha formato un gruppo esemplare (per cui non ci sono numeri per dare un giudizio), capace in mezzo ad innumerevoli difficoltà di andare avanti sena voltarsi e sfiorare un’impresa. Voto 8 a tutti gli altri, senza voler fare distinzioni: perché su tutti l’ha spuntata il gruppo. Insufficienza per Fabbrini e Pamic, arrivati a gennaio ma che pochissimo hanno dato alla causa. Un gol il primo, ma quel talento che tutti avevamo visto brillare ad Empoli sembra purtroppo essersi perso. Oggetto misterioso il secondo, zero presenze, in una squadra dove tutti, giovani compresi, hanno giocato. Si chiude il campionato e si pensa al prossimo: in generale è così. A Siena il discorso cambia, ad oggi non vi è alcuna certezza su quale sarà il futuro bianconero.