“Agea con questa disposizione priva le aziende agricole di liquidità, in una fase particolarmente ostile per i loro redditi e soprattutto ancor prima che gli stessi produttori incassino il dovuto in base all’articolo 68. Così si mettono le imprese in ginocchio. Una decisione che non stento a definire incomprensibile e grave”. E’ il commento di Antonio Dosi, presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori dell’Emilia Romagna, a seguito dellacircolare di Agea del 16 dicembre, che prevede l’obbligo per gli agricoltori assicurati nel 2014 di rimborsare entro il 17 aprile 2015 i Condifesa che hanno anticipato i premi delle polizze collettive, cambiando una procedura consolidata che rinviava tale rimborso al momento successivo all’erogazione ai produttori dei contributi Pac dell’art.68.

Grave danno – “Questa scelta ignora -secondo Dosi- le reali esigenze delle imprese. A poco tempo da scadenze importanti per le aziende è grave imporre loro di cambiare i piani finanziari, chiedendo di pagare circa 350 milioni di euro prima di ricevere i contributi dovuti. “Tra l’altro -aggiunge il presidente regionale della Cia – questa sgradita novità avviene in un’annata in cui i valori assicurati sono concentrati su produzioni ad alto valore aggiunto che hanno registrato, in molti casi, un crollo dei prezzi di mercato”. “La decisione di Agea -conclude Dosi- è ancora più pesante considerato che, nell’ambito dell’applicazione degli aiuti diretti, solo per i contributi assicurativi si anticipino le spese, mentre si sta costruendo un sistema, con l’Agenda “Agricoltura 2.0” volto a dare credito per ricevere anticipi sui pagamenti Pac. Quando poi la stessa l’Agenzia per le Erogazioni in agricoltura non ha ancora completato i pagamenti del 2013 destinati a quegli stessi agricoltori cui oggi chiede di anticipare denaro”.