“Condivido la preoccupazione espressa dal presidente del CNO, Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, Gennaro Sicolo, sulle conseguenze che si potrebbero avere per l’olio d’oliva dalla prima applicazione della PAC”. È quanto afferma il senatore pugliese Dario Stefàno, componente della Commissione Agricoltura del Senato. “La dotazione troppo bassa di risorse dedicate all’olivicoltura – prosegue – e i problemi sul funzionamento della misura destinata alle superfici olivicole di particolare rilevanza economica, sociale, territoriale e ambientale fanno temere effetti particolarmente negativi per gli olivicoltori”. “Auspico – conclude il senatore Stefàno – che il Ministero voglia valutare attentamente le proposte formulate dal CNO, che riguardano la possibilità di calcolare il valore iniziale dei nuovi titoli per gli olivicoltori, tenendo conto anche degli aiuti accoppiati ex articolo 68 incassati nel 2014. Ma che condivida anche la opportunità di prevedere un apposito sottoprogramma per l’olio di oliva, da predisporsi a livello nazionale lavorando d’intesa con le regioni dove il settore riveste una importanza economica, territoriale e sociale di rilevo”.