STAZZEMA – Sant’Anna di Stazzema è “un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione. Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici”.
E’ direttamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rinnovare il dolore del Paese a 80 anni dalla strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema.
Era il 12 agosto del 1944 quando alle prime luci dell’alba le colonne delle SS, con il supporto di fascisti locali, circondarono la vallata, divenuta terra di rifugio per centinaia di persone sfollate da tutta la Versilia e dalla costa toscana e ligure.
A Sant’Anna di Stazzema (Lucca) si compì una delle più feroci barbarie che costò la vita a 650 persone, 394 quelle identificate. Un atto premeditato, non un’azione di rappresaglia.
E oggi lunedì 12 agosto 2024 la Toscana si ferma a ricordare, ottanta anni dopo, mentre i superstiti e testimoni diretti sono sempre meno. Stretta ed affacciata da quello sperone di Alpe Apuane verso il mare.
La cerimonia in ricordo delle vittime è iniziata attorno alle nove della mattina in paese, con la deposizione delle corone di fiori e la liturgia religiosa. Poi il corteo si inerpicherà dal sagrato della chiesa verso il monumento ossario sulla vetta del monte e sarà inaugurata la mostra “Colori di pace”. Dopo la deposizione di una corona di allora ci succederanno, gli interventi del sindaco di Stazzema Maurizio Verona, del presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Umberto Mancini e del presidente della Toscana Eugenio Giani.
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