VOLTERRA – “Anziché plaudire a soluzioni inaccettabili, facendole passare come “conquiste del dialogo”, continueremo con forza a battere sulla necessità di ripristinare senza più aspettare, la sub intensiva cardiologica soppressa e la copertura cardiologica h24. È solo una decisione politica il non farlo”.

Così l’associazione SOS Volterra dopo la prima seduta operativa della Consulta sanità convocata sulla situazione dell’ospedale.

“Uno strumento, già partito in grave e ingiustificato ritardo”. – Spiega Sos Volterra. “Imbarazzante anche la gestione. Praticamente in più d’uno tra i membri della Consulta avevano sollevato la necessità di fare prima un “punto zero” su tutto con l’Asl, sull’Ospedale, sul territorio, sui posti letto e su dove sono allocati, sulla visione, prima che sui finanziamenti; dopodiché ci sarebbe stata un’analisi, un confronto e successivamente una proposta, se possibile condivisa. Il metodo proposto dal direttivo era invece inverso, cioè ognuno dei membri della consulta, che sono 29, avrebbe dovuto fare quattro proposte e quindi in totale sarebbero potenzialmente venute fuori centosedici proposte! Una mole di contributi di fatto ingestibile. Tutto questo mentre non sappiamo ancora, e non abbiamo saputo neanche in questo incontro dall’Asl, quanti sono i posti letto ordinari per acuti, dell’Ospedale, né dove sono allocati”.

“Occorre attivare la terapia intensiva, vero e unico presidio di messa in sicurezza adesso possibile con gli indici dettati dal decreto Speranza, ed infine allestire un posto di osservazione breve pediatrica al Pronto Soccorso, nonché la reperibilità pediatrica notturna oppure una guardia attiva. Serve garantire il mantenimento del livello di complessità degli interventi, per poter sostenere anche l’urgenza, ma per questo serve il personale. Personale che è ridotto, ai minimi termini nella storia dell’Ospedale. Serve che il nostro territorio abbia lo stesso livello di accesso alle cure che hanno altri territori”.

“Ma il peggio deve ancora arrivare. I letti per gli anestesisti, è stato annunciato che saranno attivati ad “isorisorse”. Ossia con lo stesso personale di adesso. Oltre a rappresentare la pietra tombale sulla terapia intensiva, la sub a gestione anestesiologica, si profila come il classico “contentino”, che di fatto mette in soffitta anche la soppressione della subintensiva cardiologica e della copertura cardiologica h24. Era quella, la subintensiva da riattivare subito. In tutto ciò il territorio, in cambio di qualche intervento con classificazione maggiore, dice addio alla fetta di popolazione cardiopatica (uno dei bisogni prioritari di salute della popolazione) che verrà, e che di fatto è già, dirottata su altri presidi ospedalieri. Non solo. Il tutto senza un medico o un infermiere in più. È chiaro che si tratta solo di fumo negli occhi. Senza personale in più, è impossibile aprire un servizio così delicato, premesso che l’impostazione generale è comunque errata. Così si mettono a rischio le persone. È impensabile accettare questo” conclude l’associazione che da anni si batte per il mantenimento del presidio ospedaliero e dei servizi per i cittadini sul territorio.