SIENA – L’effetto di Omicron comincia a farsi sentire sull’ospedale di Siena e dal direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta arriva un appello a recarsi in pronmto soccorso solo per effttive urgenze.
«L’aumento dei contagi Covid sta mettendo a dura prova il nostro Pronto Soccorso» dichiara in una nota Barretta, parlando della situazione che sta vivendo il Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria alle Scotte dai primi giorni del nuovo anno: una media di 120 accessi al giorno di cui circa il 20% di pazienti positivi al Covid. «L’Aou Senese – spiega Barretta – è l’unico ospedale Covid di Siena e provincia e il Pronto Soccorso è la porta di accesso all’ospedale che è anche centro di riferimento per l’Area Vasta per traumi, patologie tempo-dipendenti e ad alta complessità. Oggi più che mai occorre fare squadra per evitare che l’ospedale entri in crisi a causa dei numerosi accessi quotidiani al Pronto Soccorso, connessi anche con l’elevato numero di contagi di questo periodo. Abbiamo identificato delle soluzioni organizzative per rafforzare il Pronto Soccorso ma il carico di lavoro è così impegnativo che devo rivolgere un appello a tutti i cittadini affinché lo utilizzino solo in caso di effettiva urgenza e in modo appropriato. Contatterò le associazioni di volontariato del trasporto sanitario per spiegare il perché, in questo momento, i mezzi di trasporto potrebbero essere costretti a lunghe attese e, soprattutto, per identificare con loro eventuali soluzioni condivise alle difficoltà contingenti. Infine, è già fissato un incontro della nostra Direzione Aziendale con quella dell’AUSL Toscana Sudest per discutere anche delle problematiche di questa fase della pandemia, così da identificare soluzioni condivise e di reciproco sostegno».
In Pronto Soccorso pazienti asintomatici per accertamenti, non per reali urgenze
A dare ulteriori dettagli sui ritmi a cui in questi giorni è sottoposto il Pronto Soccorso dell’Aou Senese è il direttore del reparto, il dottor Giovanni Bova: «In questa settimana abbiamo registrato un incremento di accessi di pazienti asintomatici che, dopo contatti o tamponi positivi effettuati in autonomia, hanno attivato il servizio di emergenza territoriale che li conduce in Pronto Soccorso per accertamenti medici, non per reali urgenze. Ciò ha causato e continua a causare forti rallentamenti perché la gestione di un paziente Covid, anche se asintomatico, richiede un processo di gestione e sanificazione complesso, oltre all’attivazione di percorsi dedicati che creano rallentamenti. Sono quotidiani – prosegue Bova – gli accessi di soggetti positivi asintomatici che vivono soli, in particolare anziani che non hanno supporto a domicilio. Molti di loro sono vaccinati, hanno comorbilità e risultano positivi ma senza conseguenze dirette dell’infezione virale e potrebbero quindi essere assistiti a casa, in cure intermedie o alberghi sanitari. Si rivolgono a noi anche tanti pazienti oncologici positivi che si aggiungono a quelli in arrivo per trauma, problematiche chirurgiche o mediche non respiratorie che poi risultano positivi. Registriamo inoltre un aumento di casi pediatrici. Cito un esempio – aggiunge Bova – : il 5 gennaio abbiamo trattato ben 20 pazienti positivi al Covid ma abbiamo 6 box dedicati al Covid, gli altri box sono per gli altri pazienti e dobbiamo mantenere separati i percorsi. Con la Direzione aziendale abbiamo identificato soluzioni organizzative interne per la gestione del marcato incremento dei pazienti anche positivi al Covid, ma la situazione attuale necessita del supporto dei cittadini che ora più che mai dovrebbero ricorrere al Pronto Soccorso per reali urgenze, e dell’AUSL Toscana Sudest che, se può, dovrebbe aumentare i propri posti di cure intermedie nel territorio. Stiamo facendo davvero del nostro meglio per dare a tutti i pazienti una risposta ai loro bisogni assistenziali e ci scusiamo con i cittadini e con le associazioni di volontariato che si occupano di trasporto sanitario per le attese, sia in ingresso che in uscita, ed eventuali disagi che potranno ancora verificarsi e che, per quanto nelle nostre disponibilità, faremo di tutto per evitare».
Infine, la Direzione aziendale dell’Aou Senese fa presente che la zona allestista all’esterno del Pronto Soccorso per offrire accoglienza agli accompagnatori, a causa di lavori già programmati e non procrastinabili, è in corso di trasferimento nel lato opposto e per pochi giorni non attiva, pertanto, si scusa anche per questo disagio.