Partirà il 7 giugno la nuova organizzazione dell’Area Chirurgica, condivisa tra AOU Senese e Università di Siena. Il trasferimento dei pazienti inizierà alle ore 7 di sabato ed è in corso un grande lavoro organizzativo e logistico per portare a compimento un progetto su cui tutto l’ospedale ha lavorato con abnegazione in questi ultimi 8 mesi, con 28 gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutti i professionisti sanitari e un grande impegno in prima linea di ufficio tecnico, ufficio mobility e direzione sanitaria.
Due percorsi per una nuova organizzazione Il progetto è stato presentato alla città insieme a Bruno Valentini, sindaco di Siena, Anna Ferretti, assessore alla sanità del Comune di Siena, Pierluigi Tosi, direttore generale AOU Senese, Silvia Briani, direttore sanitario, Francesco Frati, prorettore dell’Università di Siena e Ranuccio Nuti, direttore Dipartimento Scienze mediche, Chirurgiche e Neuroscienze. Il nuovo modello permette di passare da un’organizzazione tradizionale, basata sulla suddivisione in differenti specialistiche legate alla singola unità operativa, ad una centrata sui bisogni assistenziali del paziente ed articolata per aree su due linee di attività: urgente e programmata. La prima nasce dal Pronto Soccorso, cui affluiscono i pazienti chirurgici urgenti, mentre il secondo origina dalla preospedalizzazione, che costituisce la porta d’ingresso per l’attività chirurgica programmata o d’elezione. I due percorsi sono separati, indipendenti, e rispondono a logiche organizzative diverse. Ciò garantisce omogeneità nell’assistenza pur mantenendo le afferenze specialistiche dei pazienti e rispondendo meglio alla variabilità della domanda di salute in entrata.
Nel dettaglio Le nuove aree individuate sono 4: A, B, C e D. Nella Chirurgia Programmata A, collocata al piano 5 del lotto 1, svolgono la propria attività programmata, tramite ricovero ordinario, day surgery (dimissioni entro le ore 20) o week surgery (degenza dal lunedì al venerdì), le seguenti unità operative: Chirurgia Generale 1, Chirurgia Generale 2, Chirurgia oncologica, Chirurgia plastica, Chirurgia trapianti rene, Chirurgia vascolare, Gastroenterologia ed endoscopia operativa, Urologia, Chirurgia Bariatrica, Chirurgia generale e tecniche mininvasive, Endoscopia chirurgica. L’orario di visita è stato ampliato: dalla 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 22. Nella Chirurgia Programmata B, collocata al piano 2 del lotto 1, svolgono la propria attività programmata tramite il solo ricovero ordinario le seguenti unità operative: Chirurgia Generale 1, Chirurgia Generale 2, Chirurgia oncologica, Chirurgia plastica, Chirurgia trapianti rene, Gastroenterologia ed endoscopia operativa, Chirurgia Bariatrica, Chirurgia generale e tecniche mininvasive, Endoscopia chirurgica. L’orario di visita è stato ampliato: dalla 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 22. Nella Chirurgia Programmata C, collocata al piano 2s del DEA, svolgono la propria attività programmata, tramite ricovero ordinario, day surgery o week surgery, le seguenti unità operative: Ortopedia Ospedaliera e Ortopedia Universitaria. L’orario di visita è stato ampliato: dalla 12.30 alle 14.30 e dalle 16.30 alle 22. Infine la Chirurgia d’urgenza e traumatologia D è dedicata ai ricoveri urgenti provenienti dal Pronto Soccorso. L’area della Chirurgia d’urgenza, articolata in 37 posti letto, è collocata al piano 1s del DEA e accoglie tutti i pazienti in entrata dal Pronto Soccorso che, entro 48 ore, hanno la necessità di essere operati. In quest’area lavorano in urgenza le seguenti équipe chirurgiche: Chirurgia Generale 1, Chirurgia Generale 2, Chirurgia oncologica, Chirurgia plastica, Chirurgia Trapianti Rene, Chirurgia Vascolare, Ortopedia Ospedaliera, Ortopedia Universitaria, Urologia, Chirurgia Bariatrica, Chirurgia generale e tecniche mininvasive, Endoscopia chirurgica. L’orario di visita è stato ampliato: accesso libero in base alle necessità dei pazienti.
Il lavoro di squadra Il punto di forza del nuovo sistema è il lavoro in team e l’organizzazione delle professioni per una migliore disponibilità delle sale operatorie e flessibilità nell’utilizzo dei posti letto. Il numero di posti letto, infatti, non sarà più fisso e legato alla Unità Operativa ma sarà variabile in base alle necessità dei pazienti in arrivo. La riorganizzazione dell’area chirurgica è stata progettata in base alla metodologia Lean, sia per quanto riguarda le modalità di lavoro sia la progettazione degli ambienti sanitari: i percorsi assistenziali sono stati standardizzati e il percorso organizzativo del paziente e gli ambienti di cura e lavoro sono uguali per tutti, a vantaggio di una maggior sicurezza per tutti i soggetti coinvolti. Le camere di degenza sono a 1, 2 o 3 posti letto e, oltre agli arredi per le esigenze del paziente, sono dotate, per maggior praticità degli operatori, di un armadio su ruote con biancheria e presidi di medicazione. Nei reparti ci sono inoltre stanze dedicate ai colloqui tra medici e familiari dei pazienti e stanze per i briefing operativi, in modo da agevolare il lavoro di medici e infermieri.
Maggiore efficienza Le strutture coinvolte nella riorganizzazione sono: Chirurgia Generale 1 e 2, Chirurgia Oncologica, Chirurgia Plastica, Chirurgia Bariatrica, Ortopedia Universitaria e Ospedaliera, Chirurgia Mininvasiva, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Trapianti di Rene, Endoscopia Chirurgica, Gastroenterologia, Flebologia, sale operatorie, Anestesia e Rianimazione. L’attività chirurgica urgente e programmata è articolata su 7 sale operatorie: 3 nuove e 4 già in uso. Le tre nuove sale operatorie sono state allestite al piano 2s del DEA: due sale sono di livello ISO 5 (lo standard elevato, per la chirurgia protesica), dedicate una agli interventi di ortopedia urgenti e l’altra agli interventi di ortopedia programmata; la terza sala (ISO7) è per le urgenze chirurgiche. L’attività di chirurgia programmata utilizza invece le 4 sale operatorie al piano 2 del I lotto, mentre la day surgery utilizzerà, nei prossimi mesi, le attuali sale al piano 4 del I lotto che erano utilizzate per l’Ortopedia. In questo modo l’Ortopedia potrà contare su sale operatorie dedicate in continuità con il reparto, la chirurgia d’urgenza ha una propria sala al piano sottostante con un ascensore dedicato, il pronto soccorso ha il blocco operatorio per le urgenze nel proprio edificio. La maggior parte dei reparti chirurgici hanno, al piano 2, sale operatorie ad hoc in vicinanza della degenza, con vantaggi nei tempi di spostamento pazienti. Novità anche per quanto riguarda l’assistenza infermieristica, organizzata con una modalità detta “per cellule” cioè un piccolo gruppo di pazienti è affidato a un infermiere e ad un operatore sanitario che hanno il compito di pianificare e personalizzare l’assistenza al paziente. Inoltre, tramite la figura dell’infermiere “di processo” c’è la garanzia di avere un professionista responsabile di tutto l’iter del paziente: l’infermiere di processo, infatti, garantisce la presa in carico del paziente all’ingresso e ne segue il percorso sino alla dimissione.