Origine certa ed obbligatoria per i formaggi senesi e latte. E con essa tutelati anche consumatori e aziende agricole. E’ scattata oggi, 19 aprile – informa la Cia Siena -, l’obbligatoria in etichetta dell’indicazione dell’origine della materia prima dei prodotti lattiero caseari in Italia come ad esempio il latte UHT, il burro, lo yogurt, la mozzarella, i formaggi e i latticini. L’obbligo si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Una tutela in più, insomma, per i pecorini senesi di grande qualità e molto apprezzati dai consumatori, dal momento che dovrà essere dichiarata in modo obbligatorio la provenienza del latte utilizzato per la produzione.
La Cia Siena sottolinea come positiva l’entrata in vigore della norma nazionale ma invita ad arrivare quanto prima alla definizione di una regolamentazione comunitaria sulla commercializzazione del prodotto e dei suoi derivati.
«Sicuramente si tratta di un primo passo importante sulla strada della trasparenza delle produzioni Made in Italy – commenta Luca Marcucci, presidente di Cia Siena – ma non la panacea alle problematiche che interessano il comparto lattiero-caseario. Tanto più che il decreto italiano non ha un quadro normativo analogo in sede europea».
«Questa novità – aggiunge il direttore Cia Siena, Roberto Bartolini – non deve distrarre dalla questione principale che è quella di dare certezze alla filiera, in termini di regole lungimiranti e condivise per commercializzazione e mercato, e comunque orientate verso un reddito equo per chi produce. Anche perché il quadro di riferimento del mercato deve essere quello globale e non chiuso nelle logiche dei confini nazionali».
Il decreto “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattiero-caseari, in attuazione del regolamento (UE) n.1169/2011” è stato firmato dai ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo economico Carlo Calenda, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 gennaio.