Contro gli sprechi della risorsa idrica un’ordinanza del sindaco mirata alla limitazione dell’utilizzo dell’acqua potabile dell’acquedotto pubblico. E’ quella emessa mercoledì 9 maggio dal primo cittadino di San Gimignano Giacomo Bassi e che ordina il divieto, fino al 30 settembre, dell’utilizzo di acqua per l’innaffiamento dei giardini, il lavaggio degli autoveicoli, il riempimento di vasche e serbatoi e per gli usi agricoli in genere. Non solo, l’ordinanza vieta anche l’utilizzo della risorsa idrica da acquedotto comunale per il riempimento di piscine di qualsiasi tipo, anche se di pertinenza di strutture ricettive, così come è previsto il divieto di innescare pompe o manichette nelle fontanelle pubbliche tali che impediscano il libero prelievo dell’acqua, per riempire serbatoi, botti o cisterne installate su autoveicoli o portate a rimorchio. «Un’ordinanza che si inserisce a pieno titolo nelle azioni di tutela della risorsa idrica – ha sottolineato il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – nel rispetto di quello stato di emergenza siccità dichiarato anche con decreto del presidente della Giunta Regionale. In situazioni di normalità questo tipo di ordinanze si sarebbe emesse tra luglio e agosto. Quest’anno a causa della siccità invernale abbiamo dovuto anticipare questo provvedimento. L’appello è chiaramente quello alla massima attenzione e alla piena disponibilità dei cittadini che sono certi comprenderanno l’importanza della salvaguardia di un bene così prezioso in vista anche dei periodi più caldi e con minor precipitazioni atmosferiche».
Le sanzioni amministrative per coloro che saranno colti in violazione dell’ordinanza vanno da un minimo di 50 ad un massimo di 1500 euro. Al comando di Polizia Municipale è demandata l’azione di controllo.