E’ stato fatto brillare alle 16,46 di questo pomeriggio all’Isola del Giglio l’ordigno da 350 kg risalente alla Seconda Guerra Mondiale e contenente 150 kg di tritolo (leggi) che era stata ritrovato il 16 giugno scorso a Cala Arenella a 188 metri dalla costa a 53 metri di profondità. Allora il recupero era stato bloccato per la vicinanza del residuato bellico alla Costa Concordia (500 metri). Ultimata la messa in sicurezza della nave (leggi), è stato dato il via libera alle operazioni di bonifica dell’ordigno, una mina di fabbricazione italiana modello CR del diametro di 1 metro.
L’intervento A condurre l’operazione 11 palombari del nucleo SDAI di La Spezia, Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi della Marina Militare, coadiuvati dalla Nave Pedretti della Comsubin, da un gommone e una motovedetta della Capitaneria di Porto Santo Stefano, per un totale di 26 uomini in mare oltre agli agenti della Polizia Municipale del Comune di Isola del Giglio per interdire parte del molo ai curiosi. Le operazioni per il recupero e la bonifica dell’ordigno sono cominciati questa mattina con una prima immersione dei palombari per rilocalizzare l’ordigno che, rispetto al giorno del ritrovamento, era ricoperto per metà dal fango. Una novità che ha fatto slittare di qualche ora le fasi dell’operazione perché era necessario liberarlo da qualsiasi elemento avesse potuto ostacolare l’imbracatura. A questa sono seguite altre due immersioni per imbracare l’ordigno con una rete d’acciaio e per collegarlo ad un cavo e successivamente posizionare due palloni sotto il residuato bellico per il sollevamento a distanza. Una volta risaliti sul motoscafo, i palombari hanno gonfiato i palloni per riportarlo, in due tempi, prima a 25 metri e poi a 10 metri di profondità. A questo punto la bomba è stata rimorchiata, ancorata ad un galleggiante e trascinata a 3 miglia a Nord Est dalla costa dell’Isola del Giglio, zona individuata come più sicura per l’operazione dalla Capitaneria di Porto Santo Stefano. A precedere la bonifica vera e propria, lo scoppio di una micro carica da 100 grammi di tritolo per allontanare eventuali pesci presenti in zona. Alle 16,46 è stata fatta esplodere la carica principale da 18 kg di tritolo.