Primo intervento in Toscana, uno dei pochi in Italia su pazienti con epilessia farmaco-resistente. E’ quello svoltosi all’ospedale di Siena dove su un paziente è stato effettuato l’impianto di elettrodi per la stimolazione cerebrale profonda (DBS). L’operazione consiste «nell’applicazione di elettrodi nel nucleo anteriore del talamo, bilateralmente» spiega il neurologo Giampaolo Vatti che sottolinea come «attraverso questi elettrodi le aree bersaglio sono sottoposte a stimolazione elettrica continua, mediante un generatore di impulsi impiantato sottocute».
Opportunità terapeutica ben tollerata Questo tipo di intervento «è un’opportunità terapeutica ben tollerata, sia in età adulta che in età pediatrica» spiega una nota dell’ospedale di Siena. L’efficacia di tale intervento è stata documentata nell’ambito di uno studio multicentrico effettuato in Nord America (Studio SANTE), pubblicato nel 2015. «Siamo uno dei pochi centri in Italia accreditati per questo tipo di interventi di alta specializzazione» aggiunge Alessandro Rossi, direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche e Neurosensoriali dell’ospedale di Siena. «Ogni crisi epilettica è potenzialmente dannosa per il cervello e, per questo, è importante intervenire prontamente con le terapie più adatte, mediche o, come in questo caso, di chirurgia funzionale» conclude Rossi.