Fiamme Gialle su Lucca, Venezia e Roma per una maxi-operazione mirata a reprimere la criminalità organizzata. I finanzieri del Comando Provinciale di Lucca hanno sequestrato, in applicazione della normativa antimafia, un agriturismo, alcuni terreni, degli appartamenti ed un capannone industriale. A Venezia sono stati posti i sigilli su altri due appartamenti di pregio situati in Sestiere di San Polo, nei pressi del Canal Grande, mentre a Roma il sequestro ha riguardato quote di partecipazione in una società immobiliare. L'operazione, spiega una nota, è l'epilogo di un'attività antimafia svolta nei confronti di sette persone indagate per trasferimento fraudolento di beni ed aggiramento delle verifiche antimafia.
 
Un lucchese nel mirino Il principale indagato è un imprenditore lucchese 65enne già condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso, contrabbando di sigarette e riciclaggio, in quanto, secondo i Finanzieri, avrebbe ricoperto un ruolo di primo piano nelle organizzazioni dei traffici di sigarette di contrabbando dal Montenegro verso le coste pugliesi procurando gli scafi utilizzati per i trasporti dei cartoni di «bionde» per conto dei clan della Sacra Corona Unita. Secondo quanto verificato dalle Fiamme Gialle, il pregiudicato lucchese operava attualmente nel settore turistico ed immobiliare e, con il concorso degli altri indagati, per eludere le leggi antimafia, era riuscito a costituire società ed effettuare investimenti immobiliari intestati a sei prestanome. Ammonta a quasi 18 milioni di euro il valore dei beni sequestrati.