il direttore scientifico del Biotecnopolo

SIENA – La prossima settimana il nuovo statuto del Biotecnopolo dovrebbe diventare un atto effettivo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Sul sito della Fondazione il documento è già disponibile. Rispetto al precedente, la grande novità è la rimozione della voce relativa alla dotazione finanziaria. Non c’è più traccia della parte del comma b dell’art. 10, che recitava ” ‘Ecosistema innovativo della salute’ nel limite complessivo di 340 milioni di euro fino al 2026″. Adesso sostituita con “ ‘Ecosistema innovativo della salute’ destinate alla Fondazione dal Ministero della Salute”.

Quindi viene meno la quantificazione dei fondi disponibili: quella che aveva permesso di sognare un’operazione in grande, considerando che le risorse erano destinate alla realizzazione del Centro antipandemico nazionale. Restano confermati i 38 milioni nel triennio 2022-2024: gli unici numeri citati. Vengono poi cancellati i commi 4 e 5 dell’art.6, che regola l’ingresso di nuovi soci fondatori. In pratica la parte relativa alla Fondazione Tls: la struttura adesso resta così in capo ai ministeri di Salute, Università, Economia e Imprese e Made in Italy.

Doveva essere il braccio operativo per muoversi almeno nella fase iniziale sul territorio. Forse potrà essere ancora così, ma non sarà più una pietra angolare del progetto. Sempre che quel ruolo non venga preso dal dicastero guidato da Orazio Schillaci, in quanto all’art. 9 comma 3 (che non era presente nel vecchio statuto) si dice “Al fine di accelerare l’avvio ed il consolidamento delle proprie attività, la Fondazione può avvalersi del personale del Ministero della Salute e degli enti da esso vigilati attraverso il ricorso agli istituti previsti dalla normativa vigente”.

Scompaiono quasi tutte le voci relative ai compensi per i componenti dei vari organi direttivi, mentre viene introdotta la figura del Direttore generale. “L’incarico di Direttore generale è conferito dal Consiglio su proposta del Ministro della salute, sentiti il Ministro dell’università e della ricerca, il Ministro dell’economia e finanze e il Ministro delle imprese e del made in Italy, a persona in possesso di elevata qualificazione professionale e comprovata esperienza pluriennale con funzioni dirigenziali in ambito giuridico-amministrativo”.

E ancora: “L’incarico di Direttore generale dura quattro anni e il mandato è rinnovabile una sola volta. Si applica il trattamento giuridico ed economico previsto dall’articolo 21, comma 2”.