Omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono della nave. Sono le accuse rivolte a Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia che ieri sera è stato trasferito nel carcere di Grosseto in stato di fermo in attesa dell'udienza di convalida che dovrebbe svolgersi all'inizio della prossima settimana.
Le accuse Il comandante della Costa Concordia «si e' avvicinato molto maldestramente all'Isola del Giglio, la nave ha preso uno scoglio che si e' incastrato sul fianco sinistro, facendola inclinare ed imbarcare tantissima acqua nel giro di due, tre minuti». Lo ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio. Il procuratore di Grosseto ha anche specificato che, al momento dell'impatto, «c'era Schettino al comando della nave», e che e' stato il comandante «ad ordinare la rotta: questo e' quanto ci risulta. E' stata – ha spiegato il procuratore Verusio – una manovra voluta». Secondo quanto risulta agli inquirenti, inoltre, il comandante gia' verso le 23:30 avrebbe lasciato la nave. A quell'ora pero' ancora gran parte degli ospiti e dell'equipaggio stava ancora aspettando di essere evacuata. Gli ultimi a lasciare la Costa Concordia lo hanno fatto non prima delle 2,30-3:00 della notte scorsa.