«Il 2018 è un anno nuovo per tutti noi tranne che per la famiglia Ciatti, la cui vita si è fermata nell’agosto 2017 e che potrà ripartire solo se riusciranno ad avere giustizia. Vorrei dunque dedicare questo auspicio alla famiglia Ciatti, a tutti loro». Così la vicepresidente del Senato, Rosa Maria De Giorgi in merito alla morte del giovane ventiduenne di Scandicci (Firenze), Niccolo’ Ciatti avvenuta lo scorso 11 agosto a Lloret de Mar.
Solidarietà e giustizia «Siamo ormai nel 2018, il nuovo anno è arrivato e a prescindere da tutto quel che ci aspetta, la mente in queste ore non può che andare alla famiglia Ciatti a Scandicci -ha aggiunto la vicepresidente del Senato – Da quella maledetta notte dell’11 agosto a Lloret de Mar, in Spagna, quando il loro giovane e bravo Niccolò fu barbaramente ucciso a calci e pugni in discoteca. Dei tre giovani ceceni, esperti di lotta marziale, solo uno è in cella in Spagna con l’accusa di omicidio, gli altri sono tornati alle loro case in Francia». De Giorgi ha esteso la sua volontà affinche’ venga fatta giustizia sulla morte di Niccolo’ anche per un altro parente del giovane scandiccese, «la zia, che per il dolore ha messo in vendita dopo 70 anni il banco al Mercato di San Lorenzo a Firenze dove Niccolò lavorava e dove tutti lo conoscevano. Destinerà il ricavato alla Onlus fatta nascere per raccogliere i fondi necessari alle spese legali della famiglia». De Giorgi nel suo messaggio ha anche auspicato affinchè «questo inizio anno sia contraddistinto anche dalla solidarietà, e invito allora tutti a sostenere la Onlus Niccolò Ciatti. Dal canto mio, che rimarrò in carica per gli affari correnti fino all’insediamento del prossimo Parlamento, farò tutto quel che è nelle mie possibilità per mantenere alta l’attenzione e la pressione sulle autorità spagnole perché vadano fino in fondo, e proseguirò a tenermi in contatto con i membri del governo italiano competenti e la rete diplomatica. Perché questo 2018 sia per la famiglia Ciatti l’anno in cui otterranno giustizia. Quella giustizia che non può lenire il dolore ma può almeno aiutare a trovare un po’ di pace» ha concluso la vicepresidente del Senato.