Nel giugno scorso uccise a coltellate la moglie durante una lite e oggi è stato liberato perché giudicato incapace di intendere e volere al momento dell’ omicidio, ma è stato al tempo stesso ritenuto, da una perizia della difesa e condivisa dalla Procura, non pericoloso e dunque può tornare a casa. Protagonista della vicenda è un 56enne che uccise nella propria abitazione di Castelnuovo Valdicecina (Pisa), la moglie 52enne.
Incapace di intedere durante l’omicidio Il Gip del Tribunale di Pisa Elsa Iadaresta ha accolto la richiesta dei difensori dell’indagato e ha revocato la misura di sicurezza provvisoria che aveva fatto scattare la scorsa settimana il trasferimento dell’imputato dal carcere pisano all’Opg di Montelupo Fiorentino. Il consulente della difesa, lo psicologo Fulvio Carbone, ha spiegato che l’uomo «quando uccise la moglie era affetto da disturbo delirante per il quale sarà necessario ora sottoporlo a un mirato trattamento terapeutico presso i servizi territoriali. L’uomo – ha aggiunto Carbone – ha agito al culmine di un processo in cui viveva la crisi coniugale come frutto di un complotto che lo ha portato a un vissuto persecutorio incontenibile». Il 56enne sarà quindi libero a tutti gli effetti in attesa del processo che è in grado di sostenere e durante il quale la difesa tenterà di dimostrare che non è comunque imputabile in quanto incapace di intendere e volere durante l’azione che lo ha portato ad uccidere la moglie.