Un museo per ripercorrere 70 anni di carriera di un artista di multiforme ingegno, ma anche pagine gloriose della storia del teatro e del cinema dal secondo dopoguerra a oggi, grazie a bozzetti, quadri, gigantografie, scenografie, costumi, fotografie e libri. Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli, che aprirà ufficialmente i battenti al pubblico nel mese di settembre, si è svelato oggi a Firenze con la preview per la stampa e le autorità cittadine.
Realizzato il sogno di Zeffirelli Nello storico Complesso di San Firenze del capoluogo toscano, nato come convento in stile barocco e fino a pochi anni fa sede del Tribunale, trova sede un centro espositivo, un centro formativo e un centro documentario che realizza il sogno di Zeffirelli. «Il grande regista lega il suo nome in maniera indissolubile alla città di Firenze, che con gioia intende valorizzare il suo mondo artistico per le generazioni future», ha detto il sindaco Dario Nardella. Zeffirelli ha donato l’archivio di tutta la sua carriera, dalla biblioteca ai bozzetti dei suoi spettacoli ai suoi film, che ha trovato nel Complesso di San Firenze uno scenografico allestimento. Il primo piano ospita il museo vero e proprio, in un allestimento che avvince e coinvolge. Si entra nel ‘furor’ creativo di Zeffirelli, trasferito in ogni tipo di spettacolo che egli abbia affrontato e manifestatosi nei bozzetti, che descrivono nei minimi particolari ogni scena e accolgono a latere le note di regia, sintetiche ed espressive.
Anche Bocelli all’inaugurazione il 31/7 L’inaugurazione ufficiale del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli avrà luogo lunedì 31 luglio, alla presenza di esponenti dei mondi che Zeffirelli ha incrociato nella sua lunga vita: teatro, cinema, opera lirica e musica; ma anche politica e cultura. Tra questi ci sarà anche il tenore Andrea Bocelli che si esibirà con il Coro dei Bambini di Haiti. Con la preview per la stampa e le autorità cittadine, tocca oggi un importante traguardo verso la piena operatività il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo (Cias) della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, nato nella ex sede del Tribunale in piazza San Firenze. E’ stato Francesco Ermini Polacci, condirettore del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo e responsabile artistico delle attività concertistiche della Fondazione, a presentare al sindaco Nardella, alla sua vice, Cristina Giachi, e a numerose personalità cittadine ed ospiti (tra cui l’attore Franco Nero), la struttura che vuole diventare il baricentro di un nuovo modo non solo di valorizzare l’opera di Zeffirelli, ma anche di divenire un faro di formazione rivolta alle giovani generazioni che hanno scelto di dedicarsi alle arti dello spettacolo, quali regia, scenografia, luci, composizione di colonne sonore, soggettistica.
Il sindaco Nardella: «Un centro che raccoglierà l’eredità di Zeffirelli» «Siamo entusiasti ed onorati di inaugurare il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo – ha affermato il sindaco Nardella – che raccoglierà la grande eredità professionale del maestro Franco Zeffirelli, un centro dedicato all’immane mole di materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica e che accoglierà un museo, una biblioteca, corsi di regia, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costume, recitazione. Da oggi l’ex tribunale di San Firenze non sarà più un bellissimo contenitore vuoto nel centro di Firenze ma diventerà un punto di riferimento per tutti quei giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo e sarà un vero e proprio gioiello culturale nel cuore della città», ha spiegato Nardella.
Pippo Zefffirelli: «70 anni di carriera racchiusi qui» A pianterreno, oltre all’oratorio barocco che costituisce l’auditorium, si possono ammirare le sale didattiche, la biblioteca e l’archivio nonché gli spazi di accoglienza e di ristoro (da settembre aprirà la Zeffirelli’s Tea Room-Bar&Restaurant, arredata con le antiche boiserie dell’ex Tribunale e arricchito dai cimeli della carriera del maestro). «Siamo felici che il grande gesto di amore e devozione che Franco Zeffirelli ha compiuto, destinando il patrimonio di cimeli e parte di quello in risorse economiche, alla Fondazione e alle sue attività formative, archivistiche, librarie, museali ed espositive, trovi oggi e qui la sua consacrazione – ha sottolineato Pippo Zeffirelli, vicepresidente esecutivo della Fondazione, anche a nome del padre adottivo – Gli allestimenti di questo luogo danno conto di quasi 70 anni di carriera di un uomo di multiforme ingegno: l’immenso patrimonio costituito dai suoi strabilianti bozzetti, vere e proprie opere d’arte che immortalano le sue idee prima della realizzazione di film o di messinscene teatrali e operistiche, oppure i significativi costumi esposti, immaginati da lui perfino nei sontuosi ricami, i quasi diecimila libri delle piu’ disparate materie, consultati per realizzare i suoi lavori; un archivio di documenti sterminato».
L’attore Franco Nero: «Tra noi un bel rapporto, favori a vicenda» «All’inaugurazione del ‘Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo’ ha partecipato anche un amico di Franco Zeffirelli, l’attore Franco Nero. «Abbiamo avuto con Zeffirelli sempre un bellissimo rapporto che è iniziato cinquanta anni fa a Los Angeles quando io ho partecipato alla Ucla, che è la piu’ grande università di California, alla realizzazione di uno spettacolo per Firenze insieme a grandi attori -ha ricordato l’attore – In quella occasione Zeffirelli presentò un documentario su Firenze, ‘Days of distraction’, narrato dal grande Richard Burton. Da allora abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto negli anni, ci siamo fatti favori a vicenda, ho avuto occasione di lavorare con lui facendo un cameo nel ‘Giovane Toscanini’, dove faccio il padre di Toscanini. Due anni fa gli ho chiesto un favore, cooproducendo un film, ‘Il mistero di Dante’, e lui si è prestato a parlare con me di questo».