«La mia musica? Dieci per cento tango, novanta per cento classica contemporanea», ripeteva Astor Piazzolla, l’artista che al tango argentino ha saputo dischiudere i piani nobili dell’arte, conferendo a questo ballo rispettabilità estetica e dignità concertistica.Ad Astor Piazzolla l’Orchestra da Camera Fiorentina dedica il doppio concerto di mercoledì 29 e giovedì 30 luglio (ore 21) nel cortile di Palazzo Medici Riccardi, a Firenze.
Il concerto Sul podio sale Giuseppe Lanzetta, mentre il ruolo di solista è affidato alla fisarmonica e al bandoneon di Mario Stefano Pietrodarchi, vincitore di importanti concorsi – tra cui il Trofeo Mondiale C.M.A. (senior) 2011, in Francia – e concertista di fama internazionale, grazie ad uno stile brillante e di raffinata musicalità: teatro e cinema, classica e jazz, la sua carriera conferma uno spirito eclettico che ad una tecnica impressionante unisce un approccio senza preclusioni di sorta. Da “Oblivion” a “Libertango”, da “Adios Nonino” a “Milonga del Angel”, una cavalcata attraverso il miglior repertorio del compositore argentino che dal tango nato nei barrios di Buenos Aires seppe distillare uno suono moderno e originale, dove la tradizione si combina con il jazz e l’avanguardia colta. Famiglia di origine italiana – da Trani veniva il nonno paterno, il ramo materno da Massa-Carrara – Astor Piazzolla ha vissuto un periodo della propria vita proprio in Italia, a metà degli anni Settanta, quando in Argentina imperversava la dittatura militare. Completano il programma brani di compositori italiani, tra cui Ennio Morricone, a cui è dedicata l’apertura delle serate, Nino Rota, con un medley che ripercorre il lungo sodalizio artistico con Federico Fellini (nel centenario della nascita del grande regista) e Roberto Molinelli. Tutti i concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina si svolgono nel pieno rispetto delle misure di sicurezza per l’emergenza Coronavirus. Programma completo www.orchestrafiorentina.it.