bassorilievoGrazie alla generosità di una popolazione, grazie ai tanti amici che hanno incontrato San Quirico durante le loro vacanze e ne hanno apprezzato la bellezza, il sogno di riportare al suo luogo d’origine il bassorilievo romanico che raffigura scene della vita di Abramo sta diventando realtà. L’esito della sottoscrizione pubblica promossa nello scorso mese di dicembre dal Comune di San Quirico d’Orcia per acquisire il prezioso bassorilievo è andato ben oltre le più rosee previsioni. Con oltre 160 donazioni e’ stata infatti rapidamente raggiunta la somma – 32mila euro – con la quale l’opera era stata aggiudicata nell’asta fiorentina della fine di novembre e ora finalmente il rilievo, databile intorno alla metà del XII secolo, tornerà nel suo luogo d’origine.

«Inseguivo questo sogno da sedici anni” spiega l’assessore alla cultura del Comune di San Quirico d’Orcia Ugo Sani che a suo tempo si rivolse alla Soprintendenza di Siena per richiedere il decreto di notifica dell’opera che lui definisce “il ritorno di Abramo”. “Quello che siamo riusciti a fare – sottolinea Sani – fa onore alla sensibilità dei cittadini e dei tanti amici di San Quirico che hanno fortemente voluto raggiungere questo obiettivo. Era importante riportare a casa una delle opere d’arte più antiche del nostro paese e l’esserci riusciti in tempi così difficili crediamo sia il miglior segnale di coesione e senso di appartenenza della nostra comunità».

L’opera d’arte, che inizialmente doveva essere collocata nella pieve romanica, oggi chiesa Collegiata, probabilmente parte dell’altare o di un pulpito, è attribuita a un ignoto maestro lombardo e richiama molto da vicino, stilisticamente, l’Adorazione dei Magi della Pieve di Corsignano di Pienza. Alla fine del ‘700 fu dalla Chiesa donata alla famiglia Chigi che la sistemò all’interno del Palazzo, dove oggi sarà ricollocata. Il bassorilievo, la cui presenza era attestata in Palazzo Chigi ancora nel 1928, fu poi venduta dalla famiglia Chigi ed è passata da una casa d’aste all’altra in seguito ad aggiudicazioni e passaggi di proprietà di cui si è cercato di ricostruire almeno parzialmente le vicende. Quello che è certo è che l’opera fu notificata dalla Soprintendenza sedici anni fa. Questo ha consentito finalmente al Comune, appena se ne è presentata l’occasione e in accordo con il Ministero dei Beni Culturali, di esercitare il diritto di prelazione e di restituire l’opera ai cittadini di San Quirico. La presentazione ufficiale dell’opera, con la sua collocazione in Palazzo Chigi, è prevista per sabato 11 aprile. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di San Quirico dovrà essere una bella festa popolare, con la partecipazione di tutti.