«Questa è la vergogna che oggi abbiamo trovato sulla lapide di Aladino Bartaloni, ventenne impiccato dai nazisti. È una delle lapidi sulle quali portiamo le corone di alloro il 25 aprile, uno dei monumenti laici sui quali si fonda la nostra memoria e il nostro senso di coesione». A scriverlo su Facebook il sindaco di Castelfiorentino, dopo l’atto vandalico dove una lapide dedicata a Aladino Bartaloni, 20enne impiccato dai nazisti nella frazione di Granaiolo nel giugno del 1945, è stata vergata con una svastica. «Non è la prima volta che accade una cosa del genere nelle nostre zone in questo periodo; anzi, questa è solo l’ultima di una serie di sfregi con il segno del nazismo fatti a luoghi storici, simboli della cittadinanza, e istituzioni» scrive ancora il primo cittadino. Per Falorni, è in corso il tentativo «di riportare in vita ideologie morte ma in un modo più subdolo, senza citarle mai direttamente e sfruttando la rabbia della gente, utilizzandola per giustificare tutto, anche ciò che è ingiustificabile. Castello invece non giustifica questi attacchi alla sua storia. Non li tollereremo». E agli autori del gesto il sindaco dice: «Non passerete. Mai».
Galgani (Cgil Firenze): «E’ fondamentale essere intransigenti, non dimenticare e tenere viva la memoria» «Ancora un episodio inquietante di matrice nazifascista – aggiunge Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze – la lista di questi orrori si sta allungando in maniera inaccettabile anche nella nostra provincia. Contro questa deriva è fondamentale essere intransigenti, non dimenticare e tenere viva la memoria.Non ci stancheremo di chiedere che si applichi la Costituzione e le leggi derivate che vietano in Italia la ricostituzione dei partiti fascisti, riconoscendo il reato di apologia del fascismo. Pochi giorni fa abbiamo manifestato ad Empoli accanto alla forze antifasciste, sabato 24 febbraio saremo a Roma alla manifestazione nazionale per dire ‘mai più fascismi’ e ‘mai più razzismi’».