Colpo di scena al Calcio storico fiorentino edizione 2018. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Vecchio alla presenza anche dell’assessore alle Tradizione storiche, Andrea Vannucci, il presidente dello storico torneo per eccellenza di Firenze, che si gioca ormai da centinaia di anni sulla sabbia di Piazza Santa Croce, ha ufficializzato la decisione della squadra degli Azzurri del quartiere di Santa Croce di non disputare la semifinale in programma per sabato prossimo, 9 giugno, contro i Rossi di San Giovanni.

In tre per la manifestazione 2018 «Il 9 giugno si giochera’ a Calcio storico con una partita fra i Rossi ed una formazione mista di Verdi e Bianchi, i tre colori che onorano la manifestazione del 2018 -ha raccontato Michele Pierguidi– Abbiamo parlato anche ieri con il presidente degli Azzurri, Dei, abbiamo parlato anche con i calcianti che non volevano giocare, con quelli dello stesso colore che volevano giocare. La decisione del Consiglio e del presidente degli Azzurri è stata quella di non giocare nel 2018, ed è una decisione molto grave che sciupa il torneo innanzitutto. Perché un torneo a tre colori non è bello come un torneo regolare, la mancanza del colore azzurro è una mancanza grave perché è sempre stata una squadra molto forte, con tanti tifosi, e quindi è una mancanza per tutta Firenze e per tutti quelli che amano il Calcio storico. Una grave mancanza. Le conseguenze? C’è un regolamento, e noi applicheremo il regolamento».

Decisione Azzurri irremovibile La mancata partecipazione degli Azzurri all’edizione del 2018 del Calcio storico fiorentino «non è una decisione che ha preso il comune di Firenze, che invece ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità per far giocare gli Azzurri – ha proseguito  Pierguidi- C’è stato un interessamento del sindaco Nardella, c’è stato un interessamento del Questore, che ringrazio, tutto per il buon andamento della manifestazione ma la decisione che hanno preso il Consiglio ed il presidente degli Azzurri è stata irremovibile e quindi giocheremo senza di loro, con grande dispiacere da parte di tutti ma con grande sensibilità ed amore per la manifestazione gli altri tre colori saranno presenti e daranno una bella esibizione sabato 9. Sarà una bella occasione per le famiglie, per far vedere il Calcio storico, non sarà una partita cruenta, come quelle normali del torneo, e quindi questo agevolerà i bambini e chi vuole vedere il torneo, i bandierai, l’inno della vittoria, i musici, chi vuole respirare l’aria magica di Santa Croce, e vedere una partita giocata, è un’occasione anche quella per i fiorentini e per chi ama la manifestazione in tutto il mondo».

I motivi della scelta Ma cosa c’è dietro la decisione degli Azzurri di non voler partecipare a questa edizione del torneo? Fondamentalmente il quartiere di Santa Croce protesta per le gravi sanzioni comminate ad alcuni dei loro calcianti dopo la gara sospesa un anno fa fra proprio gli Azzurri ed i Bianchi, in seguito a delle espulsioni comminate durante il match. «In conseguenza della partita Azzurri Bianchi 2017 e dell’esito della Commissione di 1° grado (metà gennaio 2018), nei termini del regolamento era stato presentato ricorso, redatto dal legale dell’Associazione con la collaborazione della dirigenza e l’aiuto di molti tesserati, avverso le pesantissime sanzioni comminate, non certo per negare alcuni gravi episodi accaduti, ma per cercare di contestualizzarne e contenerne molte, attesi i numerosissimi e determinanti errori arbitrali che si sono verificati ed hanno portato a talune, note, reazioni sbagliate, nonostante il momentaneo ed ampio vantaggio in campo, tutti dimostrati con spezzoni di video e norme del regolamento alla mano – si legge in un comunicato diffuso alla stampa questa mattina – Il 27 marzo veniva discusso l’appello, mentre le decisioni ci venivano comunicate solamente il 9 maggio e le relative motivazioni addirittura soltanto il 16 maggio, ovvero 1-2 giorni prima di quello ultimo per presentare le liste dei giocatori. Pur avendo riscontrato un riconoscimento pressoché unanime, da parte delle più disparate figure del Calcio Storico e non, delle ragioni del Colore, peraltro provate da video e pareri di personaggi illustri, la decisione di appello confermava sostanzialmente in toto tutte le squalifiche dei giocatori (revocata solo quella minore, di una giornata). Dopo l’uscita delle motivazioni per le squalifiche e il rifiuto di alcune proposte per trovare una soluzione, la situazione si è ulteriormente aggravata comportando un grande stato di malumore nei calcianti, che si vedevano, a pochi giorni dall’inizio del torneo, non riconosciute le loro ragioni, disattese le aspettative di eque sentenze nonché privati dei loro giocatori più forti e rappresentativi Il clima di disappunto dell’esito del ricorso, di sfiducia e, soprattutto, l’impossibilità di mettere in campo una squadra adeguata, alimentava molte discussioni all’interno della squadra, che, dopo la conferenza stampa tenuta al campo di allenamento per manifestare lo stato di grave agitazione all’interno del Colore Azzurro, culminavano con l’amarissima decisione di non scendere in campo. Tale decisione, sofferta prima e più di tutti dai calcianti stessi i quali, si ricorda, si allenano duramente tutto l’anno a titolo assolutamente gratuito (non percepiscono alcun compenso!) per queste massimo due partite, veniva comunicata al Comune la mattina dello scorso 24 maggio, ovvero dopo soli 8 giorni avere avuto conoscenza delle motivazioni. Nonostante siano stati tentati ulteriori approcci, incontri e colloqui la situazione non ha trovato possibilità di essere cambiata ed in data odierna è stata confermata».