«La qualità dell’olio extravergine d’oliva toscano da oggi è più tutelata». Lo afferma il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci, commentando il via libera definitivo il provvedimento in sede legislativa da parte della Commissione Agricoltura della Camera. «I timori su uno stop legato alla situazione politica, con la fine anticipata della legislatura – spiega Pascucci -, sono stati fugati e il ddl Mongiello-Scarpa sulla qualità e la trasparenza dell’olio d’oliva italiano finalmente è diventato legge. In questo modo si tutelano i consumatori e i produttori,  a partire in particolare da quelli  toscani, perché si tratta di norme che aiutano a prevenire e a combattere frodi e sofisticazioni nel settore, che causano ogni anno danni per 1,5 miliardi di euro a livello nazionale».

Il commento «Il testo di legge, infatti, prevede l’obbligo di rendere più chiare le informazioni contenute in etichetta, dall’origine alla categoria merceologica – ricorda Pascucci  – con l’obiettivo di agevolare i consumatori nel riconoscimento e nella scelta del prodotto realmente “made in Italy” e soprattutto il “made in Tuscany. In tale direzione – aggiunge Pascucci -, è necessario da una parte che queste norme innovative trovino immediata applicazione anche attraverso una intensificazione dei controlli per eliminare le frodi e le contraffazioni e dall’altra vengano intraprese, sia a livello nazionale che locale, adeguate  campagne informative rivolte ai consumatori».

L'etichetta, il biglietto da visita per gli extravergine toscani Inoltre, aggiunge il presidente della Cia Toscana, «si introduce il vincolo del termine minimo di conservazione e la corretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, nonché nuove disposizioni per contrastare le pratiche commerciali ingannevoli, ad esempio tutte quelle diciture o immagini o simboli grafici sulla bottiglia che evocano zone geografiche non corrispondenti all’effettiva origine territoriale delle olive. E’ un segnale importante di attenzione al settore che il ddl sia stato approvato prima dello scioglimento delle Camere. Ora – conclude Pascucci – bisogna lavorare affinché queste misure di trasparenza e tracciabilità in etichetta siano applicate con determinazione ed efficacia ed estese a tutte le produzioni agricole».