Grande qualità ed un legame identitario con il territorio di produzione. E’ questo il binomio vincente dell’olio DOP Pretuziano Colline Teramane che nei giorni scorsi ha organizzato una degustazione con tutte le produzioni extravergini dell’ultima annata. Sede dell’evento è stato il frantoio della cooperativa Aprol Abruzzo, che ha visto la partecipazione tutti i produttori che hanno certificato il prodotto nella campagna 2013.
Serata – I saluti del Presidente di Aprol e del Consorzio di Tutela Flaviano Di Giovanpietro, i saluti del direttore di Aprol Giustino D’Anteo e a seguire la presentazione della dott.ssa Iaconi Rosangela (Tecnologa Alimentare) con un escursus completo dell’intera filiera produttiva dell’olio DOP Pretuziano, dal campo alla tavola, illustrando i punti salienti del disciplianre di produzione ed approdando al prezzo di vendita che giustifica il grande lavoro che c’è dietro la produzione DOP.
Il commento di Di Giovanpietro – Alcune considerazioni del presidente Di Giovanpietro“Ormai siamo invasi da marchi storici che non sono più italiani che commercializzano olio proveniente da altri Paesi – ha detto -. Sul mercato vengono immessi oli a basso prezzo dove la qualità non può essere garantita. Al consumatore diciamo di guardarsi bene attorno prima di mettere nel cestino della spesa una bottiglia d’olio pagata ad un prezzo fuori mercato”. “L’olivicoltura teramana – ha aggiunto il presidente – punta sia sull’innovazione sia sulla tradizione. L’innovazione per gli aspetti agronomici e tecnologici; la tradizione per l’attenzione e la salvaguardia delle varietà minori di olivo, con le quali si garantisce la biodiversità e che, con le loro specificità, identificano inequivocabilmente il nostro territorio“.
Sapori tipici – Terminata la presentazione è stata fatta una degustazione degli oli extravergine, e quindi via alla cena a base degli olio Dop Pretuzionao, con lo chef Nazario De Angelis Nazario, del ristorante Hotel Graziella, Martinsicuro (Te).
Lorenzo Benocci