PISA – “I valori mazziniani della fratellanza universale tra i popoli deve essere ancora oggi un principio ispiratore nel pieno della crisi ucraina sia nel pensiero che nell’azione”. E’ il pensiero con cui il presidente della Camera, Roberto Fico, è intervenuto alle celebrazioni promosse dall’università di Pisa per i 150 anni dalla morte di Giuseppe Mazzini.
“L’Europa – ha detto il presidente – è stata l’orizzonte ideale a cui Mazzini ha guardato per tutta la sua vita, a partire da quando, appena ventinovenne, fondò a Berna la Giovine Europa, il primo progetto politico per l’unità di tutto il continente: nella sua ottica l’Europa era la patria della libertà e della democrazia, la frontiera della civiltà e del progresso, a cui ciascuna nazione sarebbe stata chiamata a dare il suo contributo”.
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Il presidente della Camera ha poi osservato che “l’idea mazziniana della nazione configura una formazione storica che affonda le sue radici nella cultura e non si contrappone alle altre nazioni, ma anzi punta al loro affratellamento: questo insegnamento ha ispirato la vocazione europeista dell’Italia, ponendosi in contrasto con il nazionalismo e il sovranismo”.
“Nel solco mazziniano, fin dall’immediato dopoguerra – ha detto ancora Fico – l’Italia è stata protagonista del processo di integrazione europea. Un processo che ha vissuto momenti complessi, ma che serve rilanciare giorno dopo giorno. Lo vediamo oggi con le sfide politiche che l’Europa ha davanti: partendo dal drammatico conflitto ucraino, passando per l’esigenza di una risposta compatta su energia e accoglienza dei profughi ucraini. L’esperienza storica mostra che spesso dalle crisi viene la spinta ad un’accelerazione dei processi politici”.
“Credo che debba esserci un’assunzione di responsabilità, a tutti i livelli politici sia dell’Unione europea che dei suoi Stati membri, ma anche di tutti gli altri Stati europei, perché si rafforzi l’integrazione e si rinnovi l’impegno a sostituire la competizione con la cooperazione. L’Europa si costruisce passo dopo passo ampliandone gli spazi di libertà e democrazia, favorendo lo sviluppo dei diritti e allargando il più possibile l’accesso a condizioni di vita prospera e sicura” ha concluso.