SIENA – “Un’occasione persa”. L’accusa rivolta da Greta Sartarelli, presidente dell’Arcigay, al sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, per la mancata adesione del Comune alla rete “Ready”.

“Ci prende in giro, usa le stesse argomentazioni di chi l’ha preceduta, ma nulla in questi anni è stato fatto per la comunità Lgbtqia+*”, attacca Sartarelli. “Nessuna formazione al personale, nessuna campagna di sensibilizzazione in occasione di giornate importanti come la Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia (17 maggio), nessuna iniziativa a sostegno dell’introduzione dell’identità alias per le persone trans* e non binarie, nessun sostegno ai programmi di educazione alle differenze nelle scuole di competenza comunale. Insomma, nulla di nulla”, continua la presidente della sezione di Siena.

“Fabio dimostra di non conoscere le progettazioni concrete che grazie alla rete ‘Ready’ sono state già realizzate nei e dai 15 Comuni della provincia che hanno già aderito, dimostrando di avere più coraggio e più visione del Comune di Siena. E di non conoscere nemmeno il lavoro prezioso che fa il Centro antidiscriminazione “Spazio Sicuro” attivo da mesi presso la Corte dei Miracoli – prosegue Sartarelli -. Ci chiediamo come il Comune possa pensare di diventare esso stesso “una rete di promozione di politiche e misure che sappiano rispondere ai bisogni di tutti, e che venga percepito come luogo sicuro, improntato sul rispetto delle differenze e libero dal pregiudizio” se non parla con la comunità lgbtqia+* senese, se non si confronta e non collabora con le associazioni lgbtqia+* locali da anni? A noi quelle di Fabio sembrano dichiarazioni di facciata utilizzate per motivare un atteggiamento indifferente”.