FIRENZE – Centinaia di persone, con un’affluenza superiore alle previsioni, stanno partecipando al presidio per la pace sul ponte Santa Trinita a Firenze, in pieno centro storico della città, promosso dopo l’attacco della Russia all’Ucraina.
Trai manifestanti anche cittadini ucraini, rappresentanti di partiti (hanno aderito Sinistra Progetto Comune, Prc, Si, Potere al popolo) e rappresentanti di organizzazioni quali Emergency, fiorentini giovani e anziani, famiglie con bambini. La manifestazione si sta svolgendo senza alcun problema.
Bandiere della pace sventolano anche dalle finestre del liceo che si affaccia sul ponte Santa Trinita. ‘Firenze città aperta ripudia la guerra’, ‘Putin è una minaccia per il mondo’, si legge sul altri striscioni e cartelli.
Il sindaco di Pisa Michele Conti ha dato appuntamento agli ucraini di tutta la Toscana domenica mattina (ore 11) sotto il Comune. A Siena manifestazione in piazza Duomo (ore 10) sempre domenica mattina convocata da Più Europa. Palazzi delle istituzioni che, di notte, si colorano di giallo e blu, i toni della bandiera Ucraina. Arezzo, già da questa mattina, si ritroverà in piazza.
La Toscana della pace, così come l’ha definita il presidente Eugenio Giani, si mobilita per il popolo ucraino. Lo fa mandando segnali di protesta contro l’invasione russa che oggi è arrivata fino alle strade di Kiev.
Pisa convoca tutti i cittadini ucraini ‘toscani’ in piazza XX settembre perché – ha detto il sindaco Conti “si alzi chiaro un messaggio contro la guerra e di vicinanza al popolo ucraino”. Un appello che si aggiunge al gesto simbolico di aver illuminato di giallo e blu le Logge dei Banchi. Alle parole del primo cittadino hanno fatto eco quelle dell’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto: “E’ stato innescato un folle conflitto nel cuore dell’Europa” invitando ad una preghiera per il 2 marzo alle ore 13 in Cattedrale per “invocare da Dio il dono della pace”. I sindacati scenderanno in piazza XX settembre lunedì 28 febbraio dalle 17 alle 19.
A Siena oggi pomeriggio, dalle ore 16.30, presidio per dire no alla guerra organizzato da Anpi Comitato provinciale Siena, Archivio Udi Siena, Centro Mara Meoni, Donne Democratiche, Coordinamento Donne Cgil Siena e Coordinamento provinciale donne Spi Cgil Siena, Nonunadimento Siena. “Chiediamo che le istituzioni svolgano appieno il ruolo a cui sono chiamate: la Costituzione impone il ripudio della guerra per risolvere i conflitti” hanno fatto sapere gli organizzatori. Sempre a Siena, domenica 27 febbraio, manifestazione in piazza Duomo organizzata da Più Europa. “Chiediamo a questa Europa di rispondere con una sola voce” lo slogan del presidio.
Anche Arezzo si organizza per dire no alla guerra e promuovere la pace in Europa. Questa mattina alle ore 12 un presidio si terrà a Poggio del Sole di fronte al palazzo della Prefettura. La manifestazione è organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), Emmaus, Chimera Arcobaleno Arcigay e Federazione degli Studenti.
In un momento così difficile per la nazione Ucraina, il Comune di Firenze ha deciso di illuminare i monumenti storici come segno di solidarietà al Paese al centro della crisi internazionale. Da ieri stasera la fontana del Nettuno dell’Ammannati è illuminata con i colori della bandiera dell’Ucraina: azzurro e giallo. Anche le Porte storiche della città sono illuminate degli stessi colori: San Niccolò, San Gallo, Porta Romana sono illuminate di azzurro e Porta alla Croce, Porta al Prato, San Frediano di giallo. Le illuminazioni delle Porte sono a cura di Firenze Smart.