SIENA – “L’alternativa è dover fare dei passi indietro con la circolazione del virus, vuol dire avere delle restrizioni. Il green pass non vuol dire avere restrizioni”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Siena per la campagna vaccinale del Siena Calcio.
“Il green pass è un mezzo di sicurezza per il paese, è chiaro che nessuno di noi vorrebbe il coronavirus e non lo vorrebbe circolante e non vorrebbe nemmeno la variante Delta – ha spiegato il sottosegretario. – Però è un fatto e se oggi siamo qui, ci siamo grazie alla distanza, alla mascherina, ma grazie al green pass”. “Chi vuole – ha detto ancora il sottosegretario – può ottenerlo grazie alla vaccinazione e secondo me quella dovrebbe essere la strada. Per chi non vuole vaccinarsi o non ha potuto o non può per motivi sanitari, c’è il tampone”.
Ipotizzabile terza dose in autunno – inverno “Verosimilmente per la stagione autunnale e invernale è ipotizzabile che possa essere necessaria una terza dose a partire da coloro i quali sono i più fragili o i più anziani” ha aggiunto il sottosegretario alla salute Pierpoalo Sileri. “Questi vaccini – ha detto Sileri – sono neonati nel senso che ne conosciamo l’efficacia a partire da ottobre e novembre e sappiamo che ad oggi c’è ancora l’immunità per coloro che lo hanno fatto. Però questa immunità tenderà a ridursi nel corso dei mesi. Quando dovrà essere fatta la terza dose, lo scopriremo nei prossimi mesi”. “Noi ci stiamo già preparando – ha detto ancora il sottosegretario – non sarà una cosa improvvisa. Sarà un continuum con questa campagna vaccinale”.
Il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri a Siena il 6 agosto
Altri obblighi oltre ai docenti? “Al momento no. Ma dobbiamo tenere nel cassetto tutte le possibilità. Tutto dipenderà da quella che sarà la circolazione del virus, dall’insorgere di eventuali altre varianti che al momento non ci sono e dal livello di vaccinazione che raggiungerà la popolazione”. Così Sileri ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se ci fossero allo studio del Governo nuovi obblighi per altre categorie, dopo quella dei docenti. “Non corriamo troppo avanti – ha detto Sileri – Al momento le cose stanno andando bene”.
Nuove zone gialle “Nel caso dovessimo avere delle regioni che tornano gialle sarà per poco tempo” ha spiegato inoltre Sileri “Andando avanti con la vaccinazione – ha precisato – il virus trova sempre meno spazio tra la popolazione”. “Inoltre – ha proseguito Sileri – i parametri sono stati innalzati e quindi sono molto più difficili da raggiungere. Il virus, peraltro, in questo momento, colpisce soggetti più giovani che non hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, una malattia grave o prende qualcuno che non è vaccinato. Raggiungere quelle soglie è molto difficile” ha concluso il sottosegretario.