FOTO UNIVERSITÀ VITA - SALUTE SAN RAFFAELE

Primo Tweet: «Complimenti al Cnr di Pisa per ospitare un convegno così ‘prestigioso’. Applauso a scena aperta». Il professor Roberto Burioni, docente di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e diventato volto noto nel periodo del Covid, questa mattina ha scritto sul suo profilo X un duto attacco al Cnr di Pisa, reo a suo dire di avere organizzato un incontro insieme all’associazione Assis (associazione di studi e informazione sulla salute).

Il virologo ha scritto anche che il Cnr è “ente statale finanziato dalle nostre tasse”, mentre ha ricordato come Assis avesse avuto in passato posizioni critiche nei confronti dei vaccini, compresi quelli per il contrasto al diffondersi del Coronavirus. Il convegno in oggetto vedeva la partecipazione, tra gli altri, del professor Franco Berrino, già direttore del dipartimento di medicina preventiva dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

Così, in un secondo tweet, Burioni chiosa: «sto pensando che se anche il Cnr passa dalla parte dell’antiscienza, opporsi diventa inutile».

Immediata la replica del Cnr. «L’area della ricerca di Pisa del Cnr ha ospitato il convegno ‘Vivere in salute’ voluto, organizzato e promosso dall’associazione Assis. Il Cnr non ha contribuito né all’organizzazione né alla promozione dell’evento. Il tema trattato al convegno era ‘Vivere in salute’ con focus su promuovere la salute e il benessere, prevenire le malattie croniche e l’invecchiamento precoce, aiutare a ristabilire lo stato di salute nelle persone colpite da patologie croniche associate a scorretti stili di vita», così il presidente dell’Area della ricerca di Pisa del Cnr, Fabio Recchia, che ha voluto precisare il ruolo del Cnr nel convegno. «Nessuna carica istituzionale del Cnr ha portato i saluti convenzionali (non avendo il convegno nessuna forma collaborativa con il Cnr), nessun ricercatore del Cnr è stato compreso tra i relatori; tra questi va sottolineata la figura conosciuta e apprezzata nella comunità scientifica del dottor Franco Berrino».