turisti5.jpgE’ una delle più vecchie regole del giornalismo: le cattive notizie sono più lette delle buone notizie.

E infatti ogni tentativo di fare giornali di carta oppure online dedicati esclusivamente, o soprattutto, a notizie positive non hanno mai avuto successo di pubblico e hanno dovuto chiudere, mentre omicidi, tragedie e guerre fanno aumentare tirature e clic.

Ma oggi voglio invece fare una rubrica di dati tutti positivi, che sono poi quelli forniti da Enit (leggi) sui flussi turistici degli stranieri nel 2012-2013 in Italia.

In un mercato mondiale che prosegue la sua robusta crescita a ritmi da+5% ogni anno, gli arrivi degli stranieri in Italia sono stati 46,4 milioni nel 2012 e 47,7 milioni nel 2013 (+ 2,9%) con un numero di pernottamenti che ha sfondato il muro dei 180 milioni di presenze, una permanenza media stabile a 3,7 notti ed un introito passato da 41,2 a 43,9 milioni di dollari. Nel 2012 il segno positivo ha riguardato tutte le destinazioni turistiche (montagna soprattutto con una crescita del 6,8% negli arrivi, ma anche laghi, mare, colline, città d’arte e terme).

I mercati tradizionali tengono, visto che la cara, vecchia Europa ci garantisce l’81,7% del totale dei pernottamenti, mentre dalle Americhe ci arriva un’altro 9,7%. E, allo stesso tempo, stiamo letteralmente galoppando sui mercati emergenti con Cina +18% e Russia +16%, mentre è stabile il Brasile.

Infine, cito testualmente «per la Banca d’Italia, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia nel 2013 prosegue il trend positivo registrato nell’anno precedente: i viaggiatori stranieri hanno apportato complessivamente 33.064 milioni di euro, con un incremento del 3,1% rispetto al 2012 (pari a 1.008 milioni di euro in più. L’aumento percentuale è ben superiore (+6,9%) se si rileva la spesa dei viaggiatori stranieri solo per motivi di vacanza».

Io più positivo di così non posso essere… alla crisi ci penseremo domani.