La Regione Toscana stanzia 1 milione e 522 mila di euro (mezzo milione in più di quanto all’inizio annunciato) con cui finanziare, per una quota non superiore al 70 per cento, 63 progetti di videosorveglianza per altrettanti Comuni o Unioni di Comuni. Un modo per aumentare la sicurezza in città e nei paesi: un deterrente per ladri, scippatori e malavitosi. I progetti partiranno subito grazie anche all’aiuto del Consiglio regionale che ha messo a disposizione fondi propri risparmiati nel 2016. Cinque progetti non avevano i requisiti e sono stati esclusi.
L’investimento Per altri cinque, ultimi in graduatoria ma ammessi (Massarosa, Montemurlo, Unione del Pratomagno, Buggiano in associazione con Ponte Buggianese e Massa e Cozzile, Montepulciano) non ci sono al momento risorse sufficienti: servirebbero altri 96.100 euro. Ma c’è l’impegno a trovarli nei primi mesi del 2017. «Aree buie, poco illuminate e frequentate e poco sorvegliate è evidente che sono il contesto dove certi crimini e delitti possono compiersi più facilmente – sottolinea l’assessore alla sicurezza della Toscana, Vittorio Bugli – Per questo abbiamo deciso di finanziare questi progetti, pur consapevoli che una maggiore sicurezza passa anche dalla rivitalizzazione di quartiere ed aree urbane, tant’è che a novembre abbiamo stanziato altri 600 mila euro con cui mettere gambe a cinque progetti speciali che riguardano Firenze, Prato, Pisa, Lucca e Livorno e che se daranno buoni frutti esporteremo anche altrove».
Sicurezza in Toscana Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, sottolinea come questo «stanziamento importante (1 milione e mezzo di euro ndr) abbia trovato convergenti Giunta e Consiglio sulla necessità di dare risposte concrete ai centri della Toscana che chiedono sempre maggiore sicurezza». La videosorveglianza, ricorda, aiuta a scovare chi commette un crimine, ma funziona anche come deterrenza e prevenzione. «L’ordine pubblico e la sicurezza sono esigenze fondamentali – conclude -, per organizzare eventi, far circolare i cittadini e promuovere il turismo. La Regione deve però fare ancora di più e io stesso mi impegno insieme all’assessore Vittorio Bugli a produrre una legge che possa incentivare maggiormente la tutela della sicurezza».