Accordo di principio raggiunto sul piano di ristrutturazione di Mps. La commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager e il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan hanno trovato l’intesa per permettere la ricapitalizzazione preventiva della banca in linea con le regole Ue. Ad annunciarlo la stessa Commissione Ue che detta le regole: a contribuire ai costi della ristrutturazione di Mps saranno gli azionisti e i gli obbligazionisti junior, mentre gli obbligazionisti retail potranno chiedere una compensazione in caso di misselling. I depositanti sono invece protetti.

Tagli agli stipendi dei manager Mps disporrà del suo intero portafoglio di Npl (crediti deteriorati) a condizioni di mercato, riducendo i rischi di bilancio. Allo stesso tempo, Mps prenderà una serie di misure per aumentare in modo sostanziale la sua efficienza, tra cui un tetto agli stipendi dei manager della banca, pari a 10 volte il salario medio dei dipendenti di Mps.

Banca solvente L’accordo è inoltre condizionato alla conferma in parallelo, da parte della Bce, che Mps è una banca solvente e rispetta i requisiti di capitale, oltre all’ottenimento da parte dell’Italia di una conferma formale da parte degli investitori privati che acquisteranno il portafoglio di crediti deteriorati. Ora Commissione Ue e autorità italiane dovranno definire i dettagli del piano finale di ristrutturazione di Mps, inclusi gli impegni da parte dell’Italia su come attuare il piano. Su questa base, Bruxelles adotterà la sua decisione formale in base alle regole Ue sugli aiuti di stato.