«Vaccinarsi è l’unico modo per proteggere se stessi e chi ci sta intorno dalle malattie come influenza, meningite e polmonite. Quindi invitiamo tutti i medici di famiglia a vaccinare i propri pazienti che appartengono alle categorie per le quali è necessaria la vaccinazione. E i genitori a far vaccinare i propri figli». Questa volta l’appello è congiunto, e a rivolgerlo ai medici e alla popolazione sono l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e Vittorio Boscherini, vicesegretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale). Ci sono accordi specifici – ricordano Saccardi e Boscherini – che rendono obbligatorio per i medici eseguire la vaccinazione antinfluenzale per gli ultra65enni e le categorie a rischio, e anche quella contro lo pneumococco per i nati nel 1950, che, assieme alla somministrazione della vitamina D a tutti gli ultra65enni, rientra tra le novità della campagna 2015-2016 presentata proprio pochi giorni fa. «Queste vaccinazioni – sottolinea Boscherini – rientrano tra i compiti e le funzioni obbligatorie per i medici di medicina generale. Non solo: voglio ricordare che il nostro contratto prevede che tutte le campagne di vaccinazione recepite da un accordo tra Regione e medici di famiglia siano obbligatorie per i medici. Quindi anche quella contro il meningococco C, per la quale nel maggio scorso fu siglato uno specifico accordo tra Regione e sindacati medici. E tutte queste vaccinazioni – aggiunge ancora Boscherini – sono senza alcun onere a carico dei cittadini».
«Non fare la vcaccinazione diminuisce le difese» «Mi rivolgo quindi a tutti i medici – è l’appello dell’assessore Saccardi – Quel 55% che già sta vaccinando contro il meningococco C, continui a farlo. Quel 45% che ancora non l’ha fatto, aderisca alla campagna vaccinale e vaccini i propri pazienti che rientrano tra le categorie per le quali è prevista la vaccinazione. E tutti i medici e i pediatri svolgano un ruolo attivo con i propri pazienti, invitandoli a vaccinarsi e illustrando i benefici della vaccinazione». Con l’arrivo del freddo, il rischio di contrarre malattie infettive aumenta, e dunque l’appello a vaccinarsi si fa più pressante. «Non fare la vaccinazione antinfluenzale – ricordano Saccardi e Boscherini – diminuisce le difese e aumenta anche la circolazione del batterio della meningite. L’attuale circolazione del batterio del meningococco C potrebbe essere causata anche dal calo di vaccinazioni antinfluenzali della scorsa stagione».