Un dramma sociale. E’ quello che si prospetta a causa del nuovo stop ai fondi necessari a finanziare la cassa integrazione e per cui la Regione Toscana chiede in una lettera aperta al ministro del lavoro Enrico Giovannini di «riformare, velocemente, il sistema degli ammortizzatori in modo da cancellare la disparità fra lavoratori dipendenti di grandi e piccole aziende».
Risorse già esaurite «Torno a richiamare la sua attenzione – scrive l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini che è anche coordinatore della Conferenza delle Regioni per il settore lavoro – sul dramma degli ammortizzatori in deroga. Non riesco a trovare altra definizione che non la parola dramma, per una vicenda sociale che coinvolge decine di migliaia di lavoratori in tutto il paese che sono stati collocati in cassa integrazione dalle loro aziende e che da mesi non ricevono alcuna indennità e non la riceveranno chissà per quanto tempo ancora, così come le migliaia di lavoratori in mobilità che vivono la stessa situazione. Come lei ben sa – prosegue la lettera – i 550 milioni messi a disposizione dal governo nazionale (leggi), hanno rappresentato una soluzione temporanea per una parte limitata di lavoratori. In molte regioni le risorse assegnate hanno permesso di coprire il fabbisogno relativo alle domande pervenute ai primi giorni del mese di aprile».
I numeri della Cig in Toscana In particolare, per la Toscana, l’assessore spiega che la Regione il 29 luglio scorso ha esaurito la terza tranche, di circa 36 milioni, assegnata dal ministero per la gestione degli ammortizzatori per il 2013. Per questo la Regione si è vista costretta ad un nuovo stop alle autorizzazioni. «Con queste risorse abbiamo coperto le richieste pervenute per la cassa integrazione e la mobilità in deroga da fine gennaio 2013 al 9 aprile scorso, ed autorizzato ed inviato ad Inps 3.579 istanze (3.343 di Cig e 236 di mobilità), che si sommano alle 2.472 di Cig e 1557 di mobilità già autorizzate e trasmesse con i precedenti stanziamenti per il 2013, che ammontavano rispettivamente a 33 e 16 milioni di euro. Ciò significa che con gli 85 milioni fino ad oggi assegnati per il 2013, abbiamo raggiunto 24.531 lavoratori, mentre ne restano ancora senza copertura finanziaria 20.150.
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