VOLTERRA – Il gigante di pietra che da secoli sonnecchia nel ventre di un terreno di Volterra (Pisa) è pronto a svelare nuovi segreti antichi a partire dalla prossima settimana: è questione di giorni, ed ecco che il maxi cantiere di scavo del ‘Colosseo di Volterra’, l’anfiteatro romano venuto casualmente alla luce nel 2015 durante una serie di lavori di bonifica ad un fosso, tornerà sotto la lente e i ferri del pool di archeologi guidati dalla direttrice scientifica dello scavo Elena Sorge.

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Dunque, ci siamo: la campagna di scavo è forte di un finanziamento di 200 mila euro del ministero della cultura, di 250 mila euro della Regione, di 50 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e potrà contare su una donazione di 500 mila euro da parte di Borgo Pignano, resort di lusso nelle campagne che circondano la città, che ha rinnovato l’impegno verso Volterra con questa straordinaria opera di mecenatismo.

L’anfiteatro

Gli scavi vanno avanti dall’anno della scoperta e hanno permesso di capire che la struttura (valutata 65 metri per l’asse minore e 82 per l’asse maggiore), interrata sotto una notevole profondità, era formata da tre ordini di gradinate e poteva contenere circa 8-10 mila spettatori. Una scoperta che, di fatto, sta riscrivendo la storia di Volterra: non solo blasonata città etrusca e medievale, ma anche importante municipio romano, data la presenza di un anfiteatro di notevoli dimensioni e di un teatro romano, rinvenuto negli anni ’50.

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