Una sperimentazione durata quasi due anni, realizzata grazie al sostegno ed al co-finanziamento della Misura 124 del programma di sviluppo rurale 2007 – 2013 della Regione Toscana, si chiude presentando oggi 11 febbraio (ore 10.30) i risultati del proprio lavoro, dal titolo “Nuovi impianti e nuove metodologie di estrazione e produzione dell’olio vegetale ad uso energetico”.

Al convegno conclusivo del progetto – in programma a Pieve Santa Luce (Pi), circoli Acli -, saranno presentati i risultati da Davide Pagliai, presidente del Consorzio Strizzaisemi e promotore del progetto, dal Direttore del CREAR; da Francesco Martelli e dagli altri protagonisti del progetto. Dopo il buffet, naturalmente a base di prodotti tipici, seguirà un incontro dimostrativo nel corso del quale verrà presentato il prototipo di impianto di spremitura a freddo dei semi oleosi. Il progetto C.O.V.A – Cooperazione per l’Olio Vegetale da Filiera Agricola, ha  lo scopo di creare e promuovere  lo sviluppo di una filiera innovativa in campo energetico, attraverso l’utilizzo delle colture oleaginose presenti sul  territorio  toscano, quali  colza e  girasole.  La  trasformazione dei  semi nei  loro  sottoprodotti (olio  e  panello)  potrà consentire di  valorizzare  la materia  prima  sia  nel mercato  energetico  che  in quello alimentare.

Il programma – Intervengono Davide Pagliai, presidente del Consorzio Strizzaisemi e capofila del progetto “Introduzione del seminario e presentazione del progetto”; Francesco Musu, imprenditore agricolo della Musu Francesco e Giuseppe s.s.a. “Esperienza di coltivazione semi di girasole e colza”; professor Francesco Martelli, direttore CREAR –  DIEF – Università di Firenze “L’esperienza del CREAR nel settore dei biocombustibili: storia recente e prospettive future”; Marco Buffi, ricercatore CREAR – DIEF – Università di Firenze “Le caratteristiche dell’impianto di spremitura ed il sistema di defosforazione; Ilaria Marsili Libelli, responsabile laboratorio RE-CORD “Risultati analitici del processo di trasformazione dei semi oleosi”. Dopo il buffet visita all’impianto di trasformazione semi oleosi del Consorzio Strizzaisemi.