Il giorno dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Firenze della comunicazione fatta ieri dall’assessore alle partecipate e al bilancio Lorenzo Perra circa le prospettive della Mukki Latte di fusione con la centrale del latte di Torino, non sono mancate le reazioni da parte del mondo politico.
Consenso bipartisan La prospettiva avanzata dall’assessore Perra ha infatti trovato il consenso bipartisan del Consiglio comunale di Firenze, compreso quelle forze che per prime si erano opposte al percorso iniziato già negli ultimi mesi del 2014 da Palazzo Vecchio alla ricerca di partner per la celebre azienda di prodotti caseari e di latticini, come ad esempio il Movimento cinque stelle. I primi cenni di assenso però alla prospettiva piemontese per la Mukki sono arrivati dal suo interno. «L’ipotesi di fusione tra noi e la Centrale del latte di Torino è l’unica da un punto di vista industriale a rendere possibile la convivenza tra gli attuali proprietari dell’azienda e la prospettiva di sviluppo sul mercato». Così Lorenzo Marchionni, presidente della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno. «Rispetto a tutte le offerte pervenute abbiamo visto che alcune – ha aggiunto Marchionni – per altro in termini neppure molto chiari, non potevano che prevedere il bando».
Nardella: «Tempi brevi per la fusione» Sulla vicenda ha preso la parola nelle ultime ore anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. «Devo dire che il Comune di Firenze ha dato un segnale molto forte, compatto – ha detto Nardella – L’assessore Perra ha fatto un lavoro eccellente. Firenze è il principale azionista della Centrale del Latte e siamo contenti che la strategia indicata dal management dell’azienda sia fortemente condivisa. Abbiamo dato prova di determinazione, penso che i tempi saranno relativamente brevi anche perché dobbiamo dare una risposta ai produttori, ai nostri consumatori e ai lavoratori. Sono tre punti irrinunciabili del nostro progetto industriale. Questo progetto che è stato esaminato e votato in Consiglio comunale, prima ancora che un progetto finanziario, è un progetto industriale che dà ancora piu’ valore al nostro territorio. I tempi di realizzazione? Compatibilmente con gli altri azionisti e poi con quelle che sono le operazioni che le leggi prevede per arrivare a concludere questo accordo, direi che si può parlare di tempi brevi»